2013-07-06 11:30:52

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


In questa 14.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone il passo del Vangelo in cui Gesù invia altri settantadue discepoli ad annunciare il regno di Dio:

“Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: ‘Pace a questa casa!’. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:RealAudioMP3

Gesù, che aveva già inviato i Dodici ad annunciare la venuta del Regno di Dio, ora elegge altri settantadue discepoli e li invia “davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi”: se i Dodici fanno presenti le dodici tribù che compongono il popolo d’Israele; questi settantadue – o settanta – ricordano la missione verso tutto il mondo pagano, le 70 nazioni appunto, l’insieme degli altri popoli. Senza borsa, senza sandali, e con la raccomandazione di non fermarsi a salutare nessuno per la strada, i discepoli non portano nulla con sé, solo la pace di Dio, la sua shalom, che è l’insieme di tutti i doni che provengono da Dio, la sua completa salvezza. Se vi è un “figlio della pace”, questi verrà riempito del dono che il discepolo porta, gusterà la vicinanza del Regno di Dio, ma se non vi sono figli della pace, il discepolo scuoterà anche la polvere dai suoi sandali, a testimonianza contro di loro, ma con l’annuncio che “il Regno di Dio è vicino”: Dio vi si è fatto vicino e non lo avete accolto, non avete avuto tempo, né attenzione per Lui. Nel giorno del giudizio riceverete una sorte peggiore di Sodoma. Quanto bisogno c’è anche oggi di questi discepoli con il cuore libero da affanni e con la fretta, la passione dell’annuncio della buona notizia! La parola del Signore risuona anche per noi oggi: la sua pace giunge alla nostra casa. Dove ci trova questo annuncio? Il giorno santo del Signore, la domenica, viene a visitarci e noi dove siamo? Forse preferiamo altro alla visita di Dio! E restiamo senza la pace di Dio! Eppure, quanto bisogno c’è di questa pace nelle nostre case! Quanto bisogno anche oggi di “vedere Satana cadere dal cielo”, di vedere l’uomo restituito al suo Dio.







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