Il Consiglio dei Ministri approva il ddl costituzionale sull'abolizione delle Province
Il Consiglio dei ministri ha dato ieri mattina il via libera al disegno di legge costituzionale
per l’abolizione delle province. Il provvedimento arriva dopo la bocciatura da parte
della Corte costituzionale delle norme sulla stessa materia contenute nel decreto
Salva Italia. Soddisfatto il premier Letta, protesta l’Unione delle Province italiane.
Servizio di Giampiero Guadagni:
La parola province
sparisce dalla Costituzione. E’ l’effetto del disegno di legge costituzionale approvato
dal Governo e che passa ora all’esame del Parlamento. Solo tre gli articoli. Il primo
sostituisce l’articolo 114 della Costituzione. La Repubblica è costituita dai Comuni,
dalle Regioni e dallo Stato, dice la nuova formulazione eliminando appunto il riferimento
alle province. L’articolo 2 cancella ogni riferimento alla province in tutti gli altri
articoli della Costituzione. Infine, viene fissato il percorso per le tappe successive,
da realizzare con una legge ordinaria. E fin d’ora si stabilisce che eventuali enti
intermedi dovranno essere a costo zero. Il premier Enrico Letta si augura una approvazione
rapida da parte del Parlamento e intanto sottolinea l’impegno del governo a salvaguardare
i lavoratori delle province e le funzioni di questi enti abrogati, che saranno ripartite
secondo le competenze degli altri enti locali. Soddisfazione nella maggioranza. Dura
la replica dell'Unione province italiane. Per il Presidente Saitta il governo non
riconquisterà la fiducia degli italiani nella politica con un provvedimento che cancella
150 anni di storia del Paese.