I leader Ue a Berlino si confrontano sulla disoccupazione giovanile
Far “tornare la gente al lavoro” perché l'emergenza disoccupazione, soprattutto quella
giovanile, è e resta la priorità da combattere con un'azione ''urgente e determinata''.
A ribadirlo, a meno di una settimana dal Consiglio Europeo che ha liberato fino a
8 miliardi di Euro per la lotta alla disoccupazione, è stato il vertice di Berlino,
ospitato ieri dalla cancelliera tedescaMerkel con ministri e circa 20 capi di stato
e di governo. Il servizio di Laura Serassio:
Come mettere
in pratica il piano contro la disoccupazione giovanile siglato a Bruxelles pochi giorni
fa: con questo obiettivo i ministri del lavoro europei e una ventina di capi di Stato
e di governo si erano dati appuntamento a Berlino. Perché sarà vero che “il problema
non si risolve in una notte”, come ha dichiarato laconica la padrona di casa, Angela
Merkel, ma bisogna lavorare sulle strategie di breve periodo, come sottolinea il Presidente
stabile dell’Unione europea Herman Van Rompuy, visto che per quelle a lungo raggio
come il consolidamento dei conti, la strada è già stata segnata. E quindi confronto
sulle prassi dei singoli Paesi per trovare quelle migliori da estendere a livello
comunitario, discussione sul miglioramento delle agenzie per l’impiego, che dovranno
gestire i fondi in arrivo da Bruxelles, scambio delle esperienze in tema di mobilità
e formazione. Un occhio, poi, va anche alle piccole e medie imprese e continua il
confronto tra chi vorrebbe vedere la Banca europei per gli investimenti occuparsi
più dei prestiti che del mantenimento della tripla A, come vorrebbero invece i Paesi
del Nord Europa. Intanto, la BEI ha confermato di essere pronta a mettere a disposizione
6 miliardi all’anno x i prossimi tre anni, e anche a fornire finanziamenti-ponte fino
all’erogazione ai singoli Paesi dei fondi strutturali dovuti.