2013-07-04 10:27:11

Budapest: all'Assemblea Kek il saluto del card. Erdö, del rev.Tveit e di Bartolomeo


“Il Ccee guarda a questa assemblea con particolare interesse”. Lo ha detto mercoledì pomeriggio il cardinale Peter Erdö, arcivescovo di Budapest e presidente del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa), all’apertura dell’Assemblea Kek (Conferenza delle Chiese europee) nella capitale ungherese. “Sappiamo tutti che non sono le strutture da sole, ma le persone e le comunità vive che possono testimoniare in modo efficace la presenza di Gesù nel nostro mondo. Sappiamo anche che organismi che sono veramente al servizio del Vangelo rappresentano un grande aiuto per il lavoro comune di tutti quelli che, seguendo la chiara volontà del Signore, cercano la piena e visibile unità della Chiesa”. Il saluto del cardinale - riporta l'agenzia Sir - è stato incentrato sul tema di Cristo come sorgente di speranza e di unità. Il card. Erdö ha ricordato come la lotta per sovvertire i regimi nei Paesi dell’Europa orientale sia stata mossa dal “desiderio di libertà” e dalla consapevolezza che “la società si fonda non solo su una stretta ideologia scritta, ma anche su tutta la Verità”. Nonostante l’impressione oggi sia che “le grandi promesse sulla verità e la libertà siano quasi irrealizzabili”, l’esortazione apostolica “Ecclesia in Europa” è “solenne incoraggiamento” alla speranza in Cristo “in noi e tra di noi”. Nel suo intervento, il segretario del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), Olav Tveit ha detto che l’incontro di Budapest è “una occasione per celebrare la solidarietà ecumenica, per testimoniare i passi compiuti nell’unità, per gioire dei frutti che già raccogliamo e per renderci conto che è molto di più quello che possiamo ancora raggiungere”. Nel suo messaggio ai delegati, il patriarca ecumenico Bartolomeo ha invece parlato della necessità di “rispondere nel servizio ai bisogni della nostra società, in un’Europa costantemente in cambiamento a motivo della crisi e delle sue conseguenze” e della necessità per i cristiani di “essere riflesso del volto di Cristo nella nostra società e in particolare tra i più vulnerabili”.“La Kek e la sua missione in un’Europa che cambia”, è il titolo dei lavori assembleari, che dureranno fino a lunedì 8 luglio, e che dovrebbero portare la Kek a definire una sua profonda ristrutturazione, necessaria, perché sono cambiate le circostanze, sia nell’ambito della società che nella vita delle Chiese, rispetto al 1959, quando è nata. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 5 luglio







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