Continua la ricerca di asilo Edwoard Snoweden, l’ex collaboratore dell’agenzia di
sicurezza americana, bloccato all’interno dell’aeroporto moscovita di Sheremetevo
, che ieri ha rotto il silenzio promettendo nuove rivelazioni. Nella nottata Francia
e Portogallo hanno bloccato il loro spazio aereo temendo che il presidente boliviano
Morales portasse in salvo sul proprio aereo la talpa del Datagate. Solo a tarda notte
e' arrivato il via libera per sorvolare i cieli. Il servizio di Francesca Baronio:
Ha chiesto asilo
a 21 Paesi, tra cui l’Italia, Edward Snowden, la “gola profonda” del Datagate, che
ieri sul sito di Wikileaks ha rotto il silenzio, accusando Obama di perseguitarlo,
sfidando la Casa Bianca e promettendo nuove rivelazioni. “Per decenni”, dice Snoweden,
gli Usa sono stati i più forti difensori del diritto di asilo. Questo diritto viene
ora respinto dall’ attuale governo del mio Paese”. Nel frattempo, gran parte degli
Stati, a cui la talpa del Datagate si era rivolto, hanno già risposto picche per
motivi formali. Per ora le uniche due opzioni aperte, restano Bolivia e Venezuela,
tanto che nella nottata l’aereo del presidente boliviano Morales, è stato costretto
ad atterrare a Vienna dopo che Francia e Portogallo, li avevano vietato loro spazio
aereo, temendo che a bordo ci fosse lo stesso Snowden. Intanto crescono le polemiche
fuori e dentro gli Usa. Ieri il Washington Post, ha pubblicato una lettera del padre
di Snowden che paragonava il figlio ad un noto patriota americano della guerra d’indipendenza.
Critiche arrivano anche dal Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki moon, che ricorda
l’inviolabilità delle missioni diplomatiche, mentre Amnesty International accusa:
il continuo tentativo dell’amministrazione di Washington di ostacolare il diritto
di asilo di Edward Snowden viola i diritti umani.