"Tutto normale, rimandare e' la prassi della casa". Daniela Santanche' sorride uscendo
dall'Aula di Montecitorio, subito dopo il voto che ha rimandato l'elezione del quarto
vice presidente della Camera. Intanto Renzi continua a infiammare il dibattito nel
Pd. Giampiero Guadagni:
Rischia
di diventare il banco di prova per la tenuta della maggioranza l'elezione dei vicepresidenti
delle Camere. Lo scoglio principale è il deputato del Pdl Daniela Santanché. Sul suo
nome ancora nessun accordo. Ed è stato lo stesso Pdl a chiedere di rinviare il voto
per evitare una bocciatura. Richiesta approvata dall’Aula. Ma il Pdl, fa sapere il
segretario e vicepremier Alfano, non fa marcia indietro sulla Santanché. Che su twitter
aveva scritto: con questa maggioranza tutto si rinvia nulla si decide. Uno stallo
che per il presidente dei deputati del Movimento 5 Stelle Nuti dimostra l’incoerenza
della maggioranza. Contro questa candidatura, i 5 Stelle hanno chiamato a raccolta
le forze di opposizione per mettere in difficoltà il Pd, che dopo un lungo confronto
interno aveva optato per la scheda bianca. Il Pd è peraltro alle prese con la delicata
definizione delle regole del prossimo Congresso. Il sindaco di Firenze Renzi chiede
che, come da sattuto, il nuovo segretario sia anche il candidato premier e torna all’attacco:
se mi candido, dice, non chiederò il permesso ai capicorrente del partito. Una risposta
a quanti affermano che le regole non possono essere ad uso di Renzi. In settimana
il segretario Epifani farà una proposta a tutte le anime del partito.