Vittime in Egitto, milioni di persone in piazza milioni contro Morsi
In Egitto, milioni di egiziani sono scesi in piazza ieri in occasione del primo anniversario
dall’elezione a presidente del leader dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi. Almeno
11 i morti e decine di feriti nelle principali città del Paese. Il servizio è di Giuseppe
Acconcia:
Milioni di egiziani
sono scesi in piazza ieri in occasione del primo anniversario dall’elezione a presidente
del leader dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi. Le manifestazioni dei movimenti
di opposizione e dei firmatari della campagna Tamarod (ribelli), che chiede le dimissioni
del presidente ed elezioni anticipate, hanno avuto luogo al Cairo, Alessandria, Port
Said e nelle città del Delta del Nilo. Secondo fonti della sicurezza, sedi del partito
Libertà e giustizia sono state incendiate al Cairo, Beni Suef e Daqhaleya. Dall’inizio
degli scontri lo scorso mercoledì i morti sono 11 e oltre 600 i feriti. Mentre cinque
volontari italiani della Onlus di Genova Music for Peace, diretti verso Gaza, sono
rimasti bloccati ad Alessandria. Il ministro della Difesa Abdel Fattah el Sissi e
il capo di stato maggiore egiziano hanno indetto lo stato di massima allerta dispiegando
l’esercito nei luoghi sensibili. Il palazzo presidenziale di Ittahadeya, al Cairo,
presidiato dalle forze di sicurezza, è stato assediato dai manifestanti. In un’intervista
per il quotidiano britannico The Guardian, Morsi ha però assicurato di non avere nessuna
intenzione di dimettersi. Dal canto suo, il Papa copto Tawadros II ha chiesto agli
egiziani di evitare la violenza.