di Giuseppe Acconcia, ricercatore del Centro di Studi strategici Al Ahram al Cairo,
esperto di Medio Oriente Le risposte
che i giovani chiedevano dalla rivoluzione non sono state ottenute con la presidenza
Morsi. Ora c'è una crisi economica che peggiora sempre di più e, sul fronte della
politica estera, un'alleanza sunnita che unisce l'Egitto all'Arabia Saudita, al Qatar,
agli Emirati arabi, e che tende ad allontanare ancora di più il paese dalle richieste
di occidentalizzazione, di libertà e diritti che viene dalla piazza. Dopo
l'ultimatum lanciato dall'opposizione al presidente egiziano Mohamed Morsi di lasciare
il potere entro martedì, alle 17, pena la ''disobbedienza civile'', quattro ministri
si sono dimessi. E mentre si contano le vittime (16 morti e quasi 800 feriti) degli
scontri fra pro e anti Morsi nati nella manifestazione del 30 giugno che ha portato
in strada 17 milioni di persone, un gruppo di manifestanti egiziani ha preso d'assalto
una sede dei Fratelli Musulmani al Cairo. (a cura di Antonella Palermo)