Egitto: 7 morti e 600 feriti nelle manifestazioni anti-Morsi
7 morti e 600 feriti e' il bilancio degli scontri fra pro e anti Morsi nella citta'
di Beni Suef nell'alto Egitto, dove ieri sono state incendiate due sedi del partito
di Fratelli musulmani. In fiamme la sede del Cairo, dove centinaia di manifestanti
hanno lanciato bombe molotov contro il quartier generale. Il Fronte di salvezza nazionale
ha esortato i manifestanti a restare in piazza ''pacificamente'' e a non collaborare
con un governo ''fallito''. In una nota il cartello delle opposizioni annuncia ''a
nome del popolo egiziano la fine del regime'' e si dice fiducioso che ''proteggerà
la rivoluzione fino alla transizione pacifica del potere''. Il presidente Morsi ha
dichiarato che non intende dimettersi, come chiedono invece i manifestanti. Il suo
portavoce ha fatto appello al dialogo. È questa ha detto, “l’unica via d’uscita dalla
crisi, e non le concessioni”. Secondo fonti della sicurezza sono quasi cinquanta al
Cairo e oltre 400 in tutto il Paese le persone con armi fermate mentre tentavano di
infiltrarsi nelle manifestazioni dell’opposizione e in quelle dei sostenitori di Morsi,
scesi a loro volta in piazza.