A Trento, il Forum dell'informazione cattolica per la salvaguardia del Creato
Proseguono a Trento i lavori del X Forum dell’Informazione cattolica per la salvaguardia
del Creato, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus in collaborazione
con la provincia autonoma di Trento. L’incontro, che si concluderà questa sera, ha
visto la partecipazione di oltre cento giornalisti provenienti da tutta Italia, che
si sono confrontati sul Creato e sull’importanza delle vecchie e nuove vie di comunicazione
per proteggere l’ambiente, in particolare quello montano, e i suoi abitanti. Il servizio
di Marina Tomarro:
Riflettere sulle
vecchie e nuove vie di comunicazione, capire che importanza hanno avuto sul progresso
dell’umanità, e quale ruolo hanno svolto tra l’ambiente e il messaggio cristiano.
Queste alcune tematiche affrontate nel X Forum dell’informazione cattolica per la
salvaguardia del Creato. La riflessione di Mons. Luigi Bressan, arcivescovo
di Trento:
R. - Dio ci ha affidato il Creato, perché l’uomo lo custodisse e
lo coltivasse. Noi abbiamo questo patrimonio, ma ne siamo solo amministratori, non
proprietari. Oggi vediamo tante tecnologie disponibili; vediamo anche, però, tanti
sfruttamenti immediati che rovinano, in realtà, il Creato come immagine che ispira
e che per noi cristiani eleva anche al Creatore o comunque qualsiasi persona che rifletta.
Vediamo l’immagine di Cristo, vediamo l’amore di Dio anche verso l’uomo in esso. Cerchiamo
di mantenerlo nella sua bellezza.
D. - E quindi rispettare il Creato, vuol
dire anche guardare avanti verso un futuro compatibile con l’ambiente...
R.
- Ci sono delle leggi insite anche nel Creato, che non vanno rovinate. Non siamo padroni,
nemmeno di queste leggi! Dobbiamo saperci, anche noi, adattare e non pensare di essere
degli dei e di poter disporre del Creato come vorremmo, magari perché siamo capaci
di mettere insieme dei computer super sofisticati, che sembrano quasi intelligenti…
Ma sono sempre prodotto dell’intelletto umano.
E la montagna, con i suoi sentieri
e percorsi e la sua storia millenaria, diventa metafora del cammino della vita dell’uomo.
Il pensiero dello storico Franco Cardini:
“Io credo che l’essere
umano ha trovato nella montagna una habitat ideale, proprio perché ha trovato nel
vivere al contatto con la montagna un modello simbolico, ideale di quella che è la
sua vita spirituale. Non a caso, quando noi vogliamo insegnare a qualche giovane a
conseguire qualche risultato, noi gli diciamo 'Tu devi salire. Tu devi salire nella
considerazione di te stesso, tu devi crescere nella considerazione degli altri. Tu
devi salire, ascendendo i gradi del successo sociale'. Insomma l’idea del salire è
sempre collegata a qualcosa di positivo, a qualcosa che in ultima analisi è sempre
spirituale”.
E al Forum ha partecipato anche mons. Dario Viganò
direttore del Centro Televisivo Vaticano:
R. - Quando pensiamo all’ambiente,
non pensiamo a qualcosa che è contrapposto all’aspetto umano, all’antropizzazione;
pensiamo piuttosto a un luogo che è stato reso umano, appunto, dall’opera creativa
e dall’ingegno umano e per questo è stato reso vivibile. Quindi tutto questo ci richiama
al fatto che umanità, cioè antropologia, e Creato sono aspetti, sono polarizzazioni
di un’unica ellisse dentro cui si trova il grande progetto di Dio.
D. - Anche
Papa Francesco ci parla spesso del Creato…
R. - Lo ha fatto addirittura durante
la sua omelia all’inizio del ministero petrino. Ci ha richiamato tutti, non solo i
cristiani - lui ha detto - alla custodia del Creato, cioè al bene, così com’é descritto
dal Libro della Genesi, quel bene dove l’uomo, Dio e la natura trovavano assolutamente
piena armonia e condivisione.