Siria: attentato nel quartiere cristiano di Damasco
Gli Stati Uniti sarebbero pronti ad armare i ribelli siriani entro un mese, ma la
mossa, appoggiata soprattutto dall’Arabia Saudita, provoca le perplessità soprattutto
della Germania. Intanto ieri a Damasco, un nuovo attacco nel quartiere cristiano della
città. Il servizio di Marina Calculli: Almeno quattro persone
sono morte ieri in un attentato suicida che ha colpito la città vecchia di Damasco.
L’esplosione è avvenuta tra i due quartieri contigui di Bab Touma e Bab Sharqi vicino
ad una chiesa maronita mariamita e la sede di una associazione di carità sciita. L’esercito
intanto è impegnato in un’operazione ad al-Qarateyn, nella provincia di Homs. Cresce
intanto l’emergenza umanitaria. Il presidente del Comitato internazionale della Croce
Rossa afferma che è incommensurabile il “gap tra la capacità di rispondere e la velocità
con cui cresce la domanda di aiuti”. Sul piano internazionale, dopo che la CIA ha
detto che armerà i ribelli entro un mese, la Merkel si dice scettica sui destinatari
di queste armi e ribadisce che la Germania non fornirà più aiuti ai ribelli. La cancelliera
tedesca tiene comunque fermo un punto: Bashar deve lasciare il potere. Da Mosca Putin
accusa direttamente Riad di armare e finanziare estremisti islamisti che hanno ormai
massicciamente penetrato il conflitto. Infine il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha
autorizzato i caschi blu sul Golan ad armarsi di più, a proteggersi e ad adattare
la loro missione ai mutamenti rapidi del conflitto siriano.