Prosegue la visita in Cina della presidente sudcoreana Park Geun-hye
Prosegue la visita in Cina della presidente sudcoreana, Park Geun-hye. Oggi, nell’incontro
con il capo della Repubblica Popolare, Xi Jinping, discusso il possibile accordo di
libero scambio tra i due Paesi, ma al centro dei colloqui, anche la crisi internazionale
causata dal programma nucleare della Corea del Nord. Il servizio di Stefano Vecchia:
Prosegue la
visita in Cina della presidente sudcoreana Park Geun-hye, che questa mattina, in un
incontro con l'omologo cinese Xi Jinping ha discusso del percorso per arrivare alla
firma di un Accordo di libero scambio considerato di grande importanza per i due paesi.
L'arrivo a Pechino, ieri, per una visita di quattro giorni della 61enne signora Park
che i media locali hanno definito , “una vecchia amica del popolo cinese” è diventato
evento. Il viaggio ha infatti spunti che vanno oltre le ragioni diplomatiche e gli
interessi commerciali. Studiosa della filosofia cinese, cultrice autodidatta della
lingua di Confucio, single e senza figli, lei che è la prima presidente di un paese
di tradizione confuciana, Park Geun-hye può davvero lasciare il segno nei rapporti
tra i due paesi estremo-orientali. Ieri, nel primo colloquio con il presidente Xi
è stato subito posta al centro la denuclearizzazione che deve diventare obiettivo
per arrivare alla pace e alla stabilità della Penisola coreana. Un obiettivo primario
per la signora Park che proverà a convincere Pechino ad esercitare una pressione più
decisa sull'imprevedibile alleato nordcoreano. Secondo obiettivo del viaggio è quello
di rafforzare scambi e cooperazione tra Pechino e Seul. Già ora i rapporti bilaterali
equivalgono a 260 miliardi di dollari all'anno e investimenti sudcoreani in Cina da
un lato, export cinese in crescita dall'altro potrebbero superare gli scogli frapposti
dalla crisi globale e dal rallentamento delle rispettive economie, che si avviano
a una fase di necessario consolidamento. Significativa è la consistenza della delegazione
che accompagna il capo di stato sudcoreano e che conta 71 imprenditori, più folta
di quella che a maggio l'aveva seguita a Washington durante il suo primo viaggio all'estero
da presidente.