2013-06-28 13:27:19

Mons. Chullikatt all’Onu: no alle logiche antinataliste, passare dall’egoismo alla solidarietà


Ogni giorno nel mondo muoiono 19 mila bambini sotto i 5 anni a causa di malattie curabili. E’ il dato sconvolgente che mons. Francis Chullikatt ha sottolineato nel suo intervento al Palazzo di Vetro sul tema dello sviluppo sostenibile. L’Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York ha, inoltre, messo in guardia dai tentativi – ispirati a meccanismi malthusiani - di ridurre la questione della salute alle preoccupazioni demografiche come se si potessero risolvere le emergenze sanitarie riducendo il numero delle persone, piuttosto che fornendo invece servizi adeguati a chi non ne ha. La Chiesa cattolica, ha detto il presule, è impegnata in prima linea in questo sforzo con i suoi 5.400 ospedali, i suoi 17.500 dispensari e 567 lebbrosari. La Santa Sede, ha ribadito mons. Chullikatt, chiede agli Stati di “andare oltre” una “logica stereotipata” interessata solo alla salute riproduttiva, che maschera un “disfattismo nichilista” nel momento in cui considera un servizio sanitario la “sistematica distruzione dalla vita nascente”. A rendere tutto ancora più tragico, ha denunciato il diplomatico vaticano, è il fatto che la comunità globale ha le capacità tecniche e finanziarie di “salvare milioni di vite ogni anno”. Ed ha denunciato che l’unico motivo “che ci impedisce di adottare un impegno globale per l’accesso alle medicine di base e alle tecnologie è la continua difesa di un’avidità senza freno per il profitto”. Di qui l’appello a spezzare la logica egoista del profitto e a sostituirla con una logica della cura per l’altro e della solidarietà. La Santa Sede, ha concluso, ritiene che invece di investire finanziamenti per cancellare il dono della vita, bisognerebbe rafforzare gli sforzi per salvare le vite di quanti muoiono a causa di malattie curabili. (A cura di Alessandro Gisotti)







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