Trento. Aperto il 10.mo Forum sulla salvaguardia del Creato
Capire il ruolo delle vie di comunicazione antiche e moderne nella crescita economica
sociale e religiosa dell’umanità. Questo è uno degli obiettivi con cui si è aperto
ieri a Trento il X Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del Creato,
organizzato da Greenaccord Onlus con la Provincia autonoma e l’arcidiocesi di Trento.
All’incontro, sul tema “Il Creato e le vie di comunicazione vecchie e nuove: cammini,
incroci e reti a partire dalle Dolomiti”, che si concluderà domani, partecipano oltre
100 giornalisti provenienti da tutta Italia. MarinaTomarro ha intervistato
Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord:
R. - Ci sembrava
interessante ed utile fare proprio un incrocio tra le vie di comunicazione quelle
antiche e quelle più moderne, proprio con il tema della salvaguardia del Creato, per
vedere un pò cosa se ne può trarre: innanzitutto, dalle antiche vie di comunicazione
- penso ai sentieri dei pellegrinaggi che attraversavano tutta l’Europa, ai sentieri
del commercio, alle vie d’acqua - poi le nuove vie di comunicazione con il progresso
hanno un po’ cambiato la nostra vita. La via di comunicazione maggiore oggi è diventata
la rete Internet, che ci consente di comunicare in maniera velocissima, rapida. Capire
come la sensibilità ambientale può essere veicolata attraverso queste nuove forme
di comunicazione, attraverso la rete. È tutto da scoprire per vedere anche come può
essere funzionale proprio a questo.
D. - Dove si vanno adincontrare la montagna,
la fede e la comunicazione?
R. - La montagna è il luogo simbolo dell’incontro
con Dio e soprattutto il sistema montagna era anche un crocevia di tanti passaggi
di diverso tipo. Io penso che riuscire a capire come sia utile, sia bello occuparsi
del Creato attraverso proprio il posto che favorisce la comunicazione, anche interiore
se vogliamo. Quindi, abbiamo voluto unire queste diverse anime, metterle insieme per
scoprire cosa riusciamo a trarne.
D. - Quali saranno i punti salienti di questo
Forum?
R. - Innanzitutto, ci saranno due relazioni di fondo. Una di Franco
Cardini, uno storico che parlerà proprio delle vie della fede e della spiritualità.
Poi, il geologo Mario Tozzi che parlerà del dissesto idrogeologico e della cura del
territorio, perché ci siamo resi conto che quando le antiche vie di comunicazione
vengono abbandonate tutto ciò porta anche adun dissesto del territorio, cioè si finisce
per non conoscere più la vera mappatura del territorio e quindi abbandonarla. In più,
analizzeremo concretamente tutte le antiche vie, da quelle del commercio a quelle
ferroviarie, a quelle che sono servite anche per le guerre - per esempio le vie della
pastorizia, per la transumanza, le fluitazioni. Vedremo queste forme anche di economia
che una volta insistevano su queste vie di comunicazione per essere soprattutto veicolo
anche di relazioni. Inoltre, passeremo ad analizzare le nuove vie di comunicazione,
quindi le reti nel loro complesso con tutte le problematiche che si portano dietro.
Infine, una mattinata dedicata alla sensibilità sul Creato nel Magistero degli ultimi
tre Pontefici: da Giovanni Paolo II, passando per Benedetto XVI per poi finire a Papa
Francesco.
D. - Ormai, sono dieci anni di questo Forum. Oggi, è diventato più
facile aiutare i giornalisti a comunicare la bellezza del Creato alla società?
R.
- Direi che si sta creando un fermento nuovo, stanno cominciando a nascere germi di
grande interesse. Benedetto XVI ha dato un grande contributo di fondamento teologico
al tema ambientale e questo non è da poco. Anche Papa Francesco ha confermato con
vari richiami accorati a esserne custodi. Io direi che i giornalisti cattolici non
possono non cogliere questi grandi richiami, questi grandi insegnamenti anche dei
Pontefici. Diventa naturale affrontare e parlare in maniera specifica e qualificata
di questi temi.