2013-06-27 16:10:10

Trento. Aperto il 10.mo Forum sulla salvaguardia del Creato


Capire il ruolo delle vie di comunicazione antiche e moderne nella crescita economica sociale e religiosa dell’umanità. Questo è uno degli obiettivi con cui si è aperto ieri a Trento il X Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del Creato, organizzato da Greenaccord Onlus con la Provincia autonoma e l’arcidiocesi di Trento. All’incontro, sul tema “Il Creato e le vie di comunicazione vecchie e nuove: cammini, incroci e reti a partire dalle Dolomiti”, che si concluderà domani, partecipano oltre 100 giornalisti provenienti da tutta Italia. Marina Tomarro ha intervistato Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord:RealAudioMP3

R. - Ci sembrava interessante ed utile fare proprio un incrocio tra le vie di comunicazione quelle antiche e quelle più moderne, proprio con il tema della salvaguardia del Creato, per vedere un pò cosa se ne può trarre: innanzitutto, dalle antiche vie di comunicazione - penso ai sentieri dei pellegrinaggi che attraversavano tutta l’Europa, ai sentieri del commercio, alle vie d’acqua - poi le nuove vie di comunicazione con il progresso hanno un po’ cambiato la nostra vita. La via di comunicazione maggiore oggi è diventata la rete Internet, che ci consente di comunicare in maniera velocissima, rapida. Capire come la sensibilità ambientale può essere veicolata attraverso queste nuove forme di comunicazione, attraverso la rete. È tutto da scoprire per vedere anche come può essere funzionale proprio a questo.

D. - Dove si vanno adincontrare la montagna, la fede e la comunicazione?

R. - La montagna è il luogo simbolo dell’incontro con Dio e soprattutto il sistema montagna era anche un crocevia di tanti passaggi di diverso tipo. Io penso che riuscire a capire come sia utile, sia bello occuparsi del Creato attraverso proprio il posto che favorisce la comunicazione, anche interiore se vogliamo. Quindi, abbiamo voluto unire queste diverse anime, metterle insieme per scoprire cosa riusciamo a trarne.

D. - Quali saranno i punti salienti di questo Forum?

R. - Innanzitutto, ci saranno due relazioni di fondo. Una di Franco Cardini, uno storico che parlerà proprio delle vie della fede e della spiritualità. Poi, il geologo Mario Tozzi che parlerà del dissesto idrogeologico e della cura del territorio, perché ci siamo resi conto che quando le antiche vie di comunicazione vengono abbandonate tutto ciò porta anche adun dissesto del territorio, cioè si finisce per non conoscere più la vera mappatura del territorio e quindi abbandonarla. In più, analizzeremo concretamente tutte le antiche vie, da quelle del commercio a quelle ferroviarie, a quelle che sono servite anche per le guerre - per esempio le vie della pastorizia, per la transumanza, le fluitazioni. Vedremo queste forme anche di economia che una volta insistevano su queste vie di comunicazione per essere soprattutto veicolo anche di relazioni. Inoltre, passeremo ad analizzare le nuove vie di comunicazione, quindi le reti nel loro complesso con tutte le problematiche che si portano dietro. Infine, una mattinata dedicata alla sensibilità sul Creato nel Magistero degli ultimi tre Pontefici: da Giovanni Paolo II, passando per Benedetto XVI per poi finire a Papa Francesco.

D. - Ormai, sono dieci anni di questo Forum. Oggi, è diventato più facile aiutare i giornalisti a comunicare la bellezza del Creato alla società?

R. - Direi che si sta creando un fermento nuovo, stanno cominciando a nascere germi di grande interesse. Benedetto XVI ha dato un grande contributo di fondamento teologico al tema ambientale e questo non è da poco. Anche Papa Francesco ha confermato con vari richiami accorati a esserne custodi. Io direi che i giornalisti cattolici non possono non cogliere questi grandi richiami, questi grandi insegnamenti anche dei Pontefici. Diventa naturale affrontare e parlare in maniera specifica e qualificata di questi temi.

Ultimo aggiornamento: 28 giugno







All the contents on this site are copyrighted ©.