Mongolia: riconfermato il presidente Elbegdorj alla guida del Paese
Riconfermato alla presidenza della Mongolia il capo di Stato uscente, Tsakhia Elbegdorj.
Questo l’esito definitivo delle elezioni presidenziali svoltesi mercoledì scorso nel
Paese asiatico. Elbegdorj, del partito democratico, ha raccolto il 50,23% dei suffragi,
battendo il suo principale rivale, Bat-Erdene, del partito popolare mongolo che ha
ottenuto il 41,97% dei voti. Stefano Vecchia:
Una vittoria
prevista, per questo tecnocrate educato a Harvard che dal giugno 2009 ha guidato il
Paese attraverso la sua impetuosa crescita economica, una delle più consistenti al
mondo che nel 2011 ha raggiunto il 17%, prima di consolidarsi lo scorso anno al 12%.
I dati diffusi questa mattina dalla Commissione elettorale nazionale, insieme alla
proclamazione del vincitore non lasciano dubbi sulle preferenze dei mongoli, I suoi
unici due avversari sono stati ampiamente distanziati. L'ex lottatore e parlamentare
dell'opposizione Baterdene Badmaanyambuu ha ottenuto il 41,48% dei voti; la signora
Natsag Udval, medico di professione, ministro della Sanità e prima donna ad avere
una qualche possibilità di successo nelle presidenziali mongole è finita al terzo
posto con un magro 8,3% delle preferenze. Il successo di Elbegdorj è il risultato
del suo impegno a sradicare la corruzione da un Paese di soli 3 milioni di abitanti
ma vasto cinque volte l'Italia, interessato da un boom economico basato finora sullo
sfruttamento delle sue immense risorse naturali. Una crescita che tuttavia è stata
segnata da fratture diffuse nella società dove corruzione, ineguaglianze e inflazione
sembrano contraddire per molti gli esaltanti dati economici. La necessità di una maggiore
integrazione con le economie regionali, a partire da Cina e Russia senza rinunciare
al principio di equidistanza e di maggiori rapporti con le economie globali, è stata
pure centrale nella campagna elettorale del vincitore, il cui Partito democratico
controlla attualmente il parlamento mongolo.