L'apprezzamento del Papa per le novità del Ctv: le immagini costruiscono ponti
Novità importanti per il Centro Televisivo Vaticano – che quest’anno compie 30 anni
– sono state annunciate ieri mattina nella Sala Stampa della Santa Sede dal presidente
del Consiglio di Amministrazione del CTV, l'arcivescovo Claudio Maria Celli,
e dal direttore generale dell’emittente, mons. Dario E. Viganò. Si tratta
di una nuova "Master control room", in grado di gestire in modo avanzato i segnali
in digitale, e un accordo con la Tv argentina "Canal 21". Le novità sono state salutate
con soddisfazione da Papa Francesco. Il servizio di Roberta Gisotti:
Dopo la regia
mobile in alta definizione, il Ctv avrà anche nella sua sede in Vaticano una nuova
"Master control room", un centro per smistare i segnali digitalizzati in entrata e
in uscita, trasformati in file. Il progetto avviato in collaborazione con la Sony
offrirà indubbi vantaggi - ha spiegato il direttore generale del Ctv - per scambiare
e catalogare immagini e sonori. In vista di ciò, saranno ristrutturati i locali del
prezioso archivio del Ctv, che raccoglie le immagini dei Pontificati di Giovanni Paolo
II, di Benedetto XVI e Francesco. E in quest’ottica s’inserisce l’accordo siglato
con la Tv argentina "Canal 21" per acquisirne l’archivio sull’attività del cardinale
Bergoglio fino al 13 marzo, giorno della sua elezione a Papa, e poterne disporre in
Italia e in Europa. L’intesa con "Canal 21", è stata salutata con soddisfazione da
Papa Francesco, con un messaggio riferito da mons. Viganò:
“Vi leggo
quanto il Papa ci ha detto di comunicare: 'Sono contento dell’accordo che si è realizzato
tra il Centro Televisivo Vaticano e Canal 21' - ricordo che Canal 21 è la televisione
diocesana di Buenos Aires – 'si tratta di un modo concreto per far conoscere, in Italia
e in Europa, la realtà della Chiesa di Buenos Aires che, grazie alla solidarietà e
alla cooperazione del popolo e della Chiesa italiana, può contare oggi su una Tv cattolica
diocesana. L’uso delle immagini aiuta a costruire ponti e a conoscere modalità di
essere Chiesa nelle varie latitudini del mondo; aiuta in qualche modo a renderci meno
estranei e ad alimentare la comunione”.
Tutto ciò permetterà anche di rilanciare
la produzione del Ctv. Tante iniziative in questo anno speciale, ha ricordato mons.
Celli:
“Ci stiamo avvicinando al 30.mo anno di vita del Centro Televisivo
Vaticano: lo celebreremo in ottobre. In questo contesto, stiamo cercando di portare
avanti alcune iniziative, che penso abbiano un significato e una valenza tutta particolare”.
Progetti
che convergono in una prospettiva unitaria, ha sottolineato infine mons. Viganò:
“Il
girato, l’audiovisivo è una fonte documentale fondamentale. Mentre tradizionalmente
la storia veniva ricostruita a partire dai fondi cartacei, sempre più la storia si
ricostruisce nella sua complessità, nelle sue trame, a partire dalle fonti audiovisive”.