Egitto: Morsi in tv per difendere il suo operato. L'opposizione si raduna in Piazza
Tahrir
Discorso fiume ieri in tv per il presidente egiziano Morsi. Migliaia le persone raccolte
in piazza Tahrir per contestare il suo intervento che cade in un momento di forte
tensione nel Paese ad un anno dal suo insediamento. Intanto l’esercito si è schierato
in tutto l’Egitto mentre sempre ieri in alcuni disordini vicino Al Cairo una persona
è morta, oltre 160 i feriti. Benedetta Capelli:
Due ore e mezzo
di intervento per Morsi che si è presentato alla platea del centro conferenze del
Cairo, non come il presidente dell’Egitto ma come semplice cittadino. E come tale
ha ragionato sulle grandi difficoltà del Paese, ad un anno dal suo insediamento, e
sul rischio sempre più evidente di un’eccessiva polarizzazione, la più seria minaccia
in grado di paralizzare l’Egitto. Nel mirino gli uomini del vecchio regime di Mubarak
accusati di aver soltanto ostacolato il percorso del governo. Ma chi si aspettava
concessioni all’opposizione si è dovuto accontentare dell’annuncio della creazione
di un comitato con le forze politiche per studiare emendamenti alla Costituzione.
Alle forze armate, che ieri si sono schierate in tutto il Paese, Morsi ha ribadito
che sono vitali per la protezione degli egiziani ma che è lui il capo dell’esercito.
In un passaggio del suo discorso, si è riferito ai copti definendoli “partner della
nazione” mentre ha ammonito i giudici a “tenersi lontano dalla politica”. Ieri ancora
violenze a Mansoura, città a nord del Cairo, il bilancio è di un morto e centinaia
di feriti. E in attesa della manifestazione di domenica, convocata dall’opposizione
per chiedere le dimissioni del presidente, il Paese vive una profonda crisi economica
con lunghe file per la benzina ed un turismo ormai in ginocchio.