Ecofin: raggiunto l’accordo sul meccanismo di fallimento delle banche
I ministri delle finanze dell’Ue hanno raggiunto nella notte un accordo sul meccanismo
di 'fallimento ordinato' delle banche che consente di evitare che a pagare per gli
Istituti in difficoltà siano gli Stati, spesso rischiando il collasso. Il servizio
è di Salvatore Sabatino:
Il caso Cipro
ha fatto scuola: un Paese sull’orlo della bancarotta per risanare i conti delle sue
banche non sarà più possibile. Troppo rischioso per la tenuta dell’intera Unione.
Ecco, dunque, che i ministri europei delle finanze hanno trovato un compromesso, necessario
per davvero, perché una soluzione andava comunque trovata. Ci sono voluti 2 giorni
di lavori, per far incontrare le posizioni di Paesi come Francia e Gran Bretagna,
che volevano più flessibilità, cioè la possibilità di scegliere da soli a chi far
pagare il conto delle banche che falliscono, e quelli come la Germania che invece
volevano regole uguali in ogni Paese. Alla fine il meccanismo approvato mette d’accordo
tutti, definendo ogni passo: quando una banca fallisce, dunque, a rimetterci saranno
in prima battuta gli azionisti, poi gli obbligazionisti meno assicurati, e infine
i depositi, fatti salvi quelli sotto i centomila euro che sono e restano garantiti
da una direttiva europea. Soddisfatto il commissario europeo al mercato interno Michel
Barnier, autore della direttiva originale, che ora vuole anche il via libera del Parlamento
Ue entro l'anno. Come dire: non si può davvero più attendere.