Bruxelles. Settimana della speranza: il rispetto dell'ambiente nel segno di Santa
Ildegarda
“Chiese e Parlamento europeo devono collaborare di più anche sui temi dell’ambiente
e della sostenibilità” perché “le Chiese hanno un patrimonio” di esperienze e di pensiero
sulla custodia del creato che “devono far conoscere”. Parola di Peter Liese, parlamentare
europeo del Partito popolare e membro, tra l’altro, della Commissione per l’ambiente,
la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. È intervenuto mercoledì pomeriggio a
Bruxelles a una tavola rotonda organizzata dai vescovi della Comunità europea (Comece)
nell’ambito della Settimana della speranza. A partire dalla figura di santa Ildegarda
di Bingen, religiosa tedesca, benedettina e naturalista - riferisce l'agenzia Sir
- mercoledì si è parlato anche di “Sostenibilità: il potere di vivere semplicemente”.
Nel suo intervento Liese ha detto che sulla questione ambiente ogni giorno in Parlamento
europeo vengono prese decisioni, elaborate proposte, programmi e buone pratiche. “Tutti
- ha detto - reclamano la crescita economica e, al tempo stesso, migliori condizioni
di vita per tutti. Ma cambiare tutto e subito non è possibile. È però necessario cominciare,
avviare un processo di cambiamento. E l’unica soluzione possibile è cambiare il nostro
modo di vita e di consumo”. Molto apprezzato dal parlamentare europeo è stato il fatto
che papa Francesco fin dalla sua prima omelia d’inizio pontificato, il 19 marzo scorso,
abbia parlato della custodia del creato. Segno che i cristiani in Europa oltre a impegnarsi
sui “temi della famiglia e della vita” - ha detto - sono chiamati a far conoscere
anche “il loro patrimonio di pensiero sulla protezione dell’ambiente”. Ad accompagnare
ieri la riflessione su santa Ildegarda di Bingen è stata suor Philippa Rath. Nel pensiero
della religiosa benedettina annoverata da Benedetto XVI lo scorso anno tra i “dottori
della Chiesa universale”, “l’uomo e l’universo sono specchio l’uno dell’altro; nulla
rimane senza impatto sul tutto, nulla è perso o insignificante. Nessuna omissione
o peccato individuale rimane senza che non abbia una ripercussione sul tutto. Ma è
vero anche il contrario e, cioè, che nessuno sforzo, per quanto piccolo, volto alla
giustizia, all’amore, alla pace, alla protezione del Creato, è privo di significato
per il tutto”. (R.P.)