"Chiudiamo oggi,
per evitare la chiusura di musei ed aree archeologiche in tutti i giorni festivi dell'anno".
E' lo slogan della manifestazione prevista il 28 giugno su scala nazionale, che porterà
alla serrata in blocco di musei, gallerie, monumenti e siti archeologici statali,
fatti salvi i siti della capitale, Colosseo compreso. Sul tavolo della protesta
pesano ancora una volta il blocco delle assunzioni, il mancato pagamento da nove mesi
del 20% del salario previsto e la questione calda dei turni festivi, ovvero la mancata
registrazione dell’accordo da parte del Ministero dell’Economia di aumentare i turni
festivi da un terzo al 50%. "L'aspetto assai rischioso - spiega Franco Taschini,
coordinatore UILPA Beni e Attività culturali Roma e Lazio - è che si arriverà al mese
prossimo ad una situazione per cui non si avrà più a disposizione il personale di
vigilanza per i siti nei giorni festivi e sarà inevitabile ricorrere all'impiego delle
forze dell'ordine per garantirne la sicurezza. L'8 luglio è atteso un confronto tra
i sindacati e il ministro Bray, ma crediamo che sarà troppo tardi". Intanto "il MiBAC
ha sbloccato i fondi per pagare le retribuzioni straordinarie arretrate e questa è
una buona notizia - commenta ai nostri microfoni l'Arch. Antonia Pasqua Recchia, Segretario
Generale del Ministero - anche perché ci consentirà di procedere più velocemente
alla risoluzione del problema dei turni festivi. (a cura di Antonella Palermo)