2013-06-23 14:09:51

Il Papa saluta i ragazzi del "Treno dei bambini". Per loro una festa nel cuore del Vaticano


Subito dopo la preghiera dell’Angelus Papa Francesco ha raggiunto ieri mattina la Stazione ferroviaria vaticana per incontrare più di trecento bambini, provenienti da case famiglia, istituti, associazioni, arrivati poco prima con uno speciale treno, Frecciargento, partito da Milano. L’iniziativa, denominata ‘Il treno dei bambini, un viaggio attraverso la bellezza’, fa parte degli eventi riservati ai più piccoli nell’ambito del "Cortile dei Gentili", la struttura del Pontificio Consiglio della Cultura che promuove il dialogo con i non credenti. Sul treno c’era per noi Fabio Colagrande:RealAudioMP3

“Tutti i bambini hanno bisogno di una grazia, ma questi forse più degli altri”. Questa battuta di un’educatrice che abbraccia un neonato, aspettando l’arrivo del Papa, rende bene lo stato d’animo che si respirava stamani alla Stazione Vaticana. Poi Francesco arriva, saluta il cardinale Ravasi e l’amministratore delle ferrovie Moretti e viene subito contornato da decine di piccoli passeggeri emozionati con cui instaura uno dei suoi abituali vivaci, dialoghi. Sembra un parroco che scherza con i suoi piccoli fedeli:

"Papa Francesco: Grazie! Che bello! Che bello! Vi auguro una bella giornata…. Sarà un po’ calda…

Bambini: Sì!

Papa Francesco: Sì. Non avete paura del caldo, voi?

Bambini: No! Per vedere te, no!"

Il Papa si intrattiene per una mezz'ora con i piccoli ospiti della visita, s’informa sul viaggio, li ringrazia e si fa raccontare come trascorreranno le prossime ore in Vaticano. Il pranzo e i giochi nell’atrio dell’Aula Paolo VI, la visita ludico-didattica al colonnato di S. Pietro e poi la ripartenza per Milano. I bambini, che arrivano da diverse città italiane, ma sono delle nazionalità più varie, regalano al Pontefice i disegni e i lavoretti realizzati durante la prima fase del progetto, che prevedeva visite alla cattedrale della loro città, per conoscere l’arte e la storia attraverso il gioco. Una bimba di 13 anni, che ha viaggiato stringendo tra le braccia il suo bambino, dona al Papa un mazzo di fiori di camomilla, con una dedica speciale alla Vergine Maria.

Il "Frecciargento", partito da Milano centrale alle 7.30 già carico di emozioni e aspettative, era giunto alla stazione Vaticana alle 11.10, dopo aver fatto tappa a Bologna e Firenze per far salire altri passeggeri, a loro volta accolti a Roma da altri bambini, per un totale di quasi 400, la maggior parte tra i 6 e i 10 anni, accompagnati da educatori, assistenti sociali e familiari.

Aspettando il Papa, come durante il viaggio, si è ballato e giocato con Pulcinella, grazie agli artisti dell’Orchestra popolare italiana. Davvero una festa di piazza nel cuore dei silenziosi Giardini Vaticani. Sull’andamento del viaggio sentiamo Patrizia Martinez, la responsabile del "Cortile dei bambini", curatrice dell'iniziativa:

R. - Siamo senza fiato e senza respiro, perché è stato magnifico! Si è sentita la musica, i bambini che salivo e si incontravano fra di loro. Un treno ad alta velocità di gioia e di entusiasmo.

D. – I piccoli passeggeri come si sono comportati?

R. – Benissimo. Veramente meravigliosamente bene! hanno disegnato, hanno ascoltato la musica, hanno cantato. Dei bimbi hanno anche suonato la fisarmonica… Sono stati veramente dei perfetti piccoli passeggeri.

"Il Treno dei bambini", che per la prima volta nella storia ha portato dei visitatori alla stazione vaticana per salutare il Pontefice è stato dunque un viaggio assolutamente unico, come conferma l’amministratore delegato delle Ferrovie dello staro italiane, Mauro Moretti:

R. – Questo è unico. Con tutti questi ragazzi e bambini a bordo, non era mai successo. Abbiamo avuto tanti personaggi, anche Papi e il presidente della Repubblica, ma questo credo sia la cosa più bella e più significativa, perché sono dei bambini – peraltro, a volte, con alcuni problemi – che possono avere una giornata di luce, di sole… Sono tutti impegnati a conoscersi fra di loro, a fare iniziative. Tutti tesi a vedere il Papa da vicino e anche questa è una bellissima cosa. E’ un treno – direi – quasi della speranza o della carità, non vorrei adesso entrare in cose che non conosco in maniera approfondita.

Ultimo aggiornamento: 24 giugno







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