Seminario a Todi: ritrovare il futuro partendo dalla radici cattoliche
In questo momento di stallo, le radici cattoliche possono essere fondamentali per
la rinascita dell'Italia. A Todi, al seminario "ritrovare il futuro" dell'associazione
Argomenti 2000, politici, storici e sociologi si sono confrontati sabato scorso
sul futuro del Paese. Si è trattato di guardare anche a quello che potrebbe succedere
dopo il governo di larghe intese. Da Todi, il nostro inviato Alessandro Guarasci:
La Terza Repubblica
sta morendo in modo doloroso. Per questo il sociologo Mauro Magatti è convinto che
l'Italia debba tornare a fare leva sulle sue radici cattoliche. Gli esempi del declino
d'altronde, secondo Magatti, sono sotto gli occhi di tutti: la scuola non risponde
alle esigenze della società, le riforme sono bloccate, le privatizzazioni hanno portato
solo ad una serie di oligopoli privati. La risposta della politica è stata scarsa,
perché, dice Magatti, il berlusconismo ha portato a forme di individualismo, il centro
sinistra non si è messo in sintonia con i bisogni del Paese. Ne consegue che il cattolicesimo
sociale è una risorsa da sfruttare. Ma su quali temi? Ernesto Preziosi presidente
dell'associazione Argomenti 2000:
"E’ la grande crisi economica,
il grande tema del lavoro, è il discorso grande dello sviluppo possibile per questo
Paese. Poi ci sono tutti gli altri temi che riguardano la dignità della persona, della
donna, la dignità della famiglia, la sua unità… Su tutti questi temi io credo che
noi non abbiamo una posizione particolare, isolata, da credenti. Noi dobbiamo rivendicare
– lo diciamo con umiltà – che i credenti hanno qualcosa da dire per il ben comune,
per tutti".
Il demografico Alessandro Rosina chiede di investire di più
sui giovani, perché, per scarsa natalità ed emigrazioni, tra una decina di anni l'Italia
avrà perso un giovane su tre. Dunque puntare su spesa sociale, formazione, abbassamento
dell'età anagrafica per accedere a cariche di vertice.