Alluvioni in India, i soccorritori al lavoro no-stop
Appena 48 ore di tempo per portare a termine le operazioni di soccorso, prima dell'arrivo
di una nuova perturbazione che potrebbe danneggiare in particolare l'evacuazione via
terra dai luoghi più isolati. È questo il limite di tempo che le autorità indiane
si sono date per le operazioni di soccorso nella zona di Uttarakhand, colpita dalle
alluvioni. Per quanto riguarda il bilancio ufficiale delle vittime, rimane per ora
a quota 600, ma non tiene conto dei numerosissimi cadaveri che nessuno ha ancora prelevato
in molte zone vicino al tempio di Kedarnath, uno degli obiettivi del pellegrinaggio
(Char Dam Yatra) che era in corso quando si è scatenata la tragedia. Soccorritori
civili, militari e paramilitari della polizia di frontiera indo-tibetana hanno portato
a termine negli ultimi giorni, con l'appoggio di decine di elicotteri e alcuni C-130,
il salvataggio di almeno 60 mila persone, e sono ora impegnati a raggiungere le 30
mila ancora bloccate soprattutto nelle regioni di Kedarnath e Badrinath. Salvati anche
circa 17 mila cittadini stranieri. Migliaia i soccorritori militari e civili che continuano
no-stop le operazioni di recupero e salvataggio. Il bilancio delle vittime è destinato
purtroppo a salire e i dispersi sono ufficialmente 16 mila. Il governo ha chiesto
ai soccorritori il massimo dello sforzo nelle prossime ore, perché secondo l’ufficio
meteorologico nazionale potrebbe tornare la pioggia a partire da lunedì. (R.B.)