La nuova “Chiesa del Pentimento e della Redenzione” simbolo della riconciliazione
fra le Coree
Verrà inaugurata il prossimo 25 giugno la nuova Parrocchia del “Pentimento e della
Redenzione” e si candida a diventare il simbolo di pace tra le due Coree. La chiesa
sorge a Panmunjeom, il villaggio al confine tra Nord e Sud dove venne firmata la tregua
del 1953, a ridosso della zona demilitarizzata (Dmz) e si avvarrà di un “Centro per
la riconciliazione del popolo coreano” che avrà l’obiettivo di potenziare il lavoro
delle diocesi frontaliere della Commissione speciale per la riconciliazione. Il progetto
della struttura, i cui lavori sono iniziati nel 1996 per volere dell’arcidiocesi di
Seoul, si ispira al presidio dei Missionari di Maryknoll situato nella periferia di
Pyongyang. La nuova parrocchia è la 73esima della diocesi di Euijeongbu e i suoi
mosaici sono il frutto di una stretta collaborazione tra artisti del nord e del sud.
La Messa e il rito di dedicazione verrà presieduto dall’arcivescovo emerito di Seoul,
Card. Nicolas Cheong Jin-suk. Il porporato ha fatto sapere che considera “una grande
benedizione l’inaugurazione di una parrocchia nel giorno del 60esimo anniversario
della guerra di Corea. E’ evidente l’azione della provvidenza illimitata del Signore”.
Secondo il card. Cheong Jin-suk, “Il titolo di questa chiesa è eloquente, perché spiega
il profondo desiderio di riconciliazione del popolo. Invece di incolparsi vicendevolmente,
tutti i coreani dovrebbero pentirsi e riconoscere i propri sbagli. Panmunjeom è una
meta turistica per tanti stranieri” ha aggiunto l’arcivescovo emerito di Seoul. “Il
nostro desiderio è quello che, dopo aver visitato il luogo della divisione, vengano
qui a pregare e a vedere in che modo i coreani ammettono le proprie responsabilità”.
La parrocchia del “Pentimento e della Redenzione”, ha auspicato il porporato, dovrà
diventare come la basilica del Sacro Cuore di Montmartre, luogo di culto realizzato
all’indomani della sconfitta francese nella guerra franco-prussiana del 1870 per donare
alla nazione transaplina la fiducia e l’ottimismo necessari ad una nuova rinascita.
“Dal 1885, a Montmartre, iniziò l'Adorazione Perpetua al Santissimo Sacramento. Da
allora non si è più interrotta. Mi auguro che qui avvenga la stessa cosa” ha auspicato
il porporato. (A cura di Davide Dionisi)