Pakistan: l'Alta Corte fa giustizia sul caso di una ragazza cristiana violentata
L’Alta Corte di Lahore ha respinto la richiesta di cauzione per l’uomo musulmano accusato
di aver percosso e stuprato Fouzia Bibi, 15enne cristiana del distretto di Kasur,
in Punjab. La giovane è stata violentata nel febbraio 2013 da due uomini musulmani,
Shabir Ali e Sher Mohammed, lavoratori nella stessa azienda agricola dove è impiegata
la famiglia di Fouzia. Dopo la denuncia della famiglia, Shabir Ali è stato arrestato,
ma la polizia aveva cercato di chiudere il caso, dichiarandolo innocente per mancanza
di prove. Come riferito all'agenzia Fides dagli avvocati della giovane, il caso è
emblematico di come vengano trattati dalla polizia e considerati nella società i casi
di violenza sulle minoranze cristiane, in special modo quelle sulle donne. Infatti
nei giorni scorsi vi sono state fortissime pressioni sulla famiglia di Fouzia, anche
da parte di un agente di polizia vicino alla famiglia dell’imputato, al fine di far
ritirare la denuncia. L'agente di polizia aveva perfino accusato di stupro un membro
della famiglia di Fouzia, come atto intimidatorio trasversale. L’agente ora è stato
congedato e la falsa accusa cancellata. Su suggerimento dei legali, il padre della
ragazza ha richiesto si spostare il caso dal tribunale locale di Pattoki all’Alta
Corte di Lahore, che dovrebbe garantire maggiore e imparzialità. In un nota inviata
a Fides l’associazione cristiana “Lead” (“Legal Evangelical Association Development”),
che sta seguendo il caso, si dichiara “fiduciosa che i colpevoli saranno puniti dalla
legge e giustizia sarà fatta per una famiglia cristiana innocente”. (R.P.)