Mons. Zimowski al Congresso oncologi: no alla medicalizzazione anonima, rispettare
la dignità del malato
“La scienza fine a se stessa” rischia di “dimenticare la dimensione profonda dell’uomo,
della persona ammalata”. E’ quanto affermato da mons. Zygmunt Zimowski, presidente
del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, al XVII Congresso nazionale del
Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, in corso a Roma. “Nel vostro
specifico campo d’azione - ha detto mons. Zimowski - la vicinanza con le persone colpite
da patologie oncologiche richiede questa particolare attenzione, fugando il rischio
della pura medicalizzazione anonima, dettata da protocolli standardizzati, affinché
la terapia si possa invece sempre più e meglio definirsi personalizzata”. Ancora,
il presule ha messo in guardia dal rischio “sempre incombente, soprattutto in un momento
di profonda crisi finanziaria da tutti oggi avvertita" di "terapie inappropriate che
potrebbero mettere a rischio la sostenibilità della spesa sanitaria, minando i principi
di giustizia e di equità nell’accesso alle cure dei quali ogni persona è depositaria”.
(A.G.)