Momentanea chiusura del Santuario di Lourdes a causa del maltempo. Due vittime nel
sud-ovest della Francia
Gravissima l’ondata di maltempo che sta interessando il sud-ovest della Francia. Già
due le vittime delle inondazioni. Le alluvioni hanno colpito in modo particolare anche
il Santuario della Madonna di Lourdes, che è stato chiuso temporaneamente. Bloccati
in via precauzionale i viaggi devozionali che giornalmente portano migliaia di pellegrini
di tutto il mondo a pregare nella Grotta di Massabielle, laddove nel 1858 l’Immacolata
apparve a Bernadette Soubirous. Giancarlo La Vella ha intervistato padre
Nicola Ventriglia, cappellano coordinatore dei fedeli di lingua italiana:
R. - Non è solo
un'alluvione, ma una vera catastrofe! La situazione è molto più grave dell’alluvione
di ottobre scorso, perché ad ottobre abbiamo dovuto chiudere solo la Grotta; adesso
invece è inagibile tutto il Santuario, perché l'acqua ha allagato la Grotta e questa
volta non fino all’altare, ma ha coperto tutta la sacrestia, arrivando a lambire i
piedi della statua della Madonna. Stiamo ora cercando di capire, perché oggi è cominciato
ad uscire un po’ di sole, che cosa sia successo realmente.
D. - Si sta programmando
qualche intervento per tornare quanto prima alla normalità?
R. - Stamattina
abbiamo avuto una riunione con il vescovo e il rettore: la domanda che ci si è posta
riguarda non solo se apriremo, ma addirittura se apriremo entro quest’anno. Per adesso
noi invitiamo i pellegrini e le organizzazioni a sospendere - momentaneamente - l’arrivo
a Lourdes. Noi vorremmo poter almeno riaprire la Grotta entro la settimana prossima.
Nel resto... non è permesso ancora entrare.
D. - Come si sta manifestando la
vicinanza dei tanti fedeli di tutto il mondo ad un luogo così caro alla devozione
mariana?
R. - Stanno giungendo veramente tantissime telefonate, segni di amicizia,
di stima… Tanta gente realmente ci assicura la preghiera, ci assicura la solidarietà.
Oltre ad essere commossa e a esprimere vicinanza al santuario, si sta prodigando già
per cercare di aiutarci, nonostante la crisi. Moltissimi si sono già messi in moto
per contribuire, perché i danni sono veramente tanti.
D. - Una situazione
che chiaramente non pone in secondo piano la devozione verso l’Immacolata...
R.
- Assolutamente! Anzi è ancora motivo maggiore di venerazione, perché ci fa capire
e ci fa toccare con mano la fede e l’attaccamento della gente, di tanti pellegrini
da tutto il mondo per questo luogo mariano. Stamattina di fronte alla Grotta ho trovato,
nel fango, una statuetta della Madonna, tutta sporca, ma intatta. Ci siamo detti che
questo ci sembra un segno della Madonna, come per dire: "Presto ritorneremo alla
normalità". E quello che chiediamo alla Madonna, ma chiediamo anche a tutti gli amici,
che sono legati a questo Santuario, di pregare, affinché questo avvenga presto. Abbiamo
bisogno di questo luogo di preghiera, di questo luogo che ci ridà quella presenza
di Maria, di cui abbiamo tanto bisogno.