Gli Usa confermano l’unità internazionale per un governo di transizione in Siria
Il presidente degli Stati Uniti Obama a Berlino è tornato a parlare anche di Siria
sottolineando l’unità raggiunta al recente G8, in Irlanda del Nord. E mentre sul terreno
si continua a denunciare l’uso di armi chimiche, domani in Qatar è in programma la
riunione dei ministri degli Esteri del cosiddetto "gruppo Amici della Siria". Marina
Calculli:
Obama ha ribadito
che Assad ha ormai perso la sua legittimità politica, rifiutandosi però di descrivere
quale aiuto gli americani daranno ai ribelli. Riferendosi poi ad alcune allusioni
della stampa, ha definito del tutto esagerata la prospettiva di un’altra guerra mediorientale
e ha ribadito, inoltre, che Washington ha le prove dell’uso di armi chimiche da parte
del regime, punto su cui la Russia resta scettica. Il capo della Casa Bianca ricorda
però che c’è unità a livello internazionale, compresa la Russia, sulla necessità di
un governo di transizione con pieni poteri. L’America inoltre donerà altri 300 milioni
di dollari – un extra aiuto - da destinare all’assistenza umanitaria in Siria. Sabato
invece in Qatar si riuniranno i ministri degli esteri di 11 Paesi per il terzo meeting
dei cosiddetti “Amici della Siria”. Intanto sul terreno continuano gli scontri tra
ribelli e lealisti. E ieri infiltrati siriani in Giordania hanno sfidato i soldati
di frontiera del re hashemita. La Giordania è uno dei principali Paesi impegnati nell’accoglienza
dei profughi siriani.