Somalia. Attaccata sede Onu da miliziani Al Shabaab. 15 morti
In Somalia almeno 15 persone sono morte nell’attacco portato ieri dai miliziani del
gruppo fondamentalista al-Shabaab contro una sede delle Nazioni Unite a Mogadiscio.
Secondo fonti ancora anonime, tra i morti ci sarebbe anche un funzionario straniero.
“L’Onu non si lascerà distogliere dal suo mandato”, ha però rassicurato il segretario
generale Ban Ki-moon. Il servizio di Davide Maggiore:
Due esplosioni
- un kamikaze e un’autobomba - e un commando di uomini armati che ha aperto il fuoco
subito dopo. Così la sede somala del programma Onu per lo Sviluppo è diventata un
campo di battaglia. Negli scontri con i terroristi, durati almeno un’ora e mezza,
le truppe locali e dell’Unione Africana hanno impiegato anche mezzi corazzati. La
rivendicazione di al Shabaab è arrivata ad attacco ancora in corso. Secondo fonti
somale e delle Nazioni Unite, tutti gli assalitori sono rimasti uccisi nei combattimenti,
insieme ad alcuni degli addetti al lavoro negli uffici, tra cui dei sudafricani incaricati
della sicurezza. Il segretario generale delle Nazioni Unite, dalla Cina, si è detto
“scioccato” per l’accaduto. In una telefonata al presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud,
Ban Ki-moon ha poi ribadito che l’impegno delle Nazioni Unite nel Paese continuerà,
e ha chiesto alle istituzioni locali di “assicurare la protezione” del personale Onu.
“Le Nazioni Unite sono nostri amici e partner” ha dichiarato da parte sua il premier
somalo Abdi Farah Shiridon, definendo l’attacco “vile e insensato”.