Ginevra. Documento sul dialogo cattolico-luterano "Dal Conflitto alla Comunione"
Guarire il ricordo della divisione e collaborare per giungere a una ritrovata unità,
passando “dal conflitto alla comunione”. E “Dal Conflitto alla Comunione” è anche
il titolo del documento sul dialogo cattolico-luterano illustrato lunedì in conferenza
stampa a Ginevra, alla presenza del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio
Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Il porporato è stato invitato alla presentazione
degli eventi celebrativi per il 2017, con i quali la Federazione luterana mondiale
ricorderà i 500 anni dalla Riforma. Sull’importanza del documento, Philippa Hitchen
ha chiesto a mons. Matthias Turk responsabile delle relazioni cattolico-luterane
del dicastero pontificio:
R. – It is a
very important landmark: after so many centuries of conflict and… E’ una tappa
davvero molto importante. Dopo così tanti secoli di conflitti e malintesi – che hanno
portato perfino a guerre tra nazioni e tra persone all’interno di uno stesso Paese,
come tutti sappiamo dalla storia – questo è il primo anniversario della Riforma che
possiamo affrontare insieme, ecumenicamente. Come ha detto Martin Jung, il segretario
generale della Federazione luterana mondiale, la commemorazione della Riforma sarà
un evento internazionale, ma dovrà essere un evento ecumenico e dovrà chiamarci a
una testimonianza comune, sottolineando quanto condividiamo piuttosto che porre in
risalto quanto ancora ci divide.
D. – L’intenzione di questo documento – come
è detto specificamente – non è “raccontare una storia diversa”, ma “raccontare la
storia diversamente”. Cosa significa questo, esattamente? Come si procede su questa
strada?
R. – The reasons for Church division are very often misunderstandings
and different… Le ragioni che portano a divisioni nella Chiesa spesso si fondano
su malintesi e su interpretazioni diverse dei medesimi contenuti di fede e delle stesse
convinzioni teologiche. Nel comune dialogo ecumenico internazionale, abbiamo saputo
riscoprire i fondamenti comuni, le basi comuni che abbiamo sulle questioni di fede,
e abbiamo saputo affermare che questi punti non sono più motivo di divisione tra le
Chiese. Il nostro documento riassume tutti questi passi come la raccolta di ciò che
abbiamo in comune e si proietta nel futuro, alla ricerca del prossimo passo nella
comune testimonianza al mondo di oggi.
D. – Quali potrebbero essere questi
passi, secondo lei, nell’urgente bisogno di una testimonianza comune nelle nostre
società sempre più secolarizzate?
R. – The question of God is very important,
as also Pope Benedict put it very… La questione di Dio è molto importante, come
anche Papa Benedetto ricordava con forza, ma ce ne sono altre ancora. Noi dobbiamo
rendere testimonianza davanti a Dio, Creatore e Salvatore, a Gesù Cristo e allo Spirito
Santo. Questo Dio Trino è quello in cui noi ci riconosciamo ed è quello che ha istituito
la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, che siamo noi. Dobbiamo superare le
nostre divisioni e rappresentare quello che Gesù Cristo stesso ha istituito per noi:
solo questo potrà convincere persone di tutte le età, soprattutto in questi nostri
tempi.
D. – Il documento sottolinea anche l’importanza che i Pentecostali e
i nuovi Movimenti cristiani esercitano sulla ricerca di riconciliazione…
R.
– We are in an intense contact with all Christian denominations… Noi manteniamo
contatti intensi con le denominazioni cristiane a livello universale e questo documento
potrebbe essere un testo di partenza per ogni tipo di dialogo ecumenico, non soltanto
tra la Federazione luterana mondiale e la Chiesa cattolica, ma anche per quanto riguarda
il dialogo con altri interlocutori ecumenici, perché esso parla delle intenzioni di
fondo delle riforme della Chiesa, che sono sempre necessarie, e parla del nostro rapporto
con Dio.