Filippine: bambini arruolati da Esercito e guerriglia
Sia le forze armate che i gruppi guerriglieri hanno arruolato e utilizzato minorenni
nelle operazioni attuate nelle Filippine nel 2012: lo rivela un rapporto delle Nazioni
Unite sui bambini nelle situazioni di conflitto. In base al documento, intitolato
“Gravi violazioni commesse contro i bambini in 22 situazioni a rischio”, complessivamente
per tutte le parti in conflitto nel Paese asiatico, sono stati accertati 11 casi di
reclutamento che hanno coinvolto 23 ragazzi e tre ragazze tra 12 e 17 anni di età,
in lieve calo rispetto all’anno precedente. Nonostante l’impegno di organizzazioni
locali e accordi tra le Nazioni Unite e il Fronte islamico di liberazione moro (Milf),
maggiore movimento indipendentista ancora attivo nel Sud del Paese, i comandanti guerriglieri
musulmani continuano ad arruolare minorenni come guide, messaggeri o portatori. Allo
stesso modo, la guerriglia di ispirazione comunista del Nuovo esercito del popolo
(Npa) ammette l’arruolamento di minori, non combattenti ma in ruolo di supporto. Per
quanto riguarda le forze armate governative, si segnala almeno un caso confermato
di arruolamento di due minori di 12 e 13 anni da parte del 57° Battaglione di fanteria
e il loro uso come guide nella ricerca di un accampamento dell’Npa, nella provincia
meridionale di North Cotabato. I militari, che peraltro – sottolinea il rapporto con
preoccupazione – continuano a coinvolgere strutture scolastiche nelle loro operazioni,
forniscono spesso ai mass media nomi e fotografie di bambini che sono indicati come
membri di gruppi armati, mettendone a rischio l’incolumità. Complessivamente, sarebbero
66 le operazioni armate in cui bambini sono stati uccisi o feriti lo scorso anno,
di cui quattro hanno coinvolto il Milf, tre l’Npa, una Abu Sayyaf, 14 le forze armate
regolari e 44 senza una attribuzione precisa. (R.P.)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LVII no. 169