Al via il G8. L'ambasciatore britannico: la persona è il centro di economia e politica
Al via nel pomeriggio a Lough Erne, in Irlanda del Nord, il vertice G8 quest’anno
incentrato sulla crisi economica e la guerra in Siria. Un incontro, quello tra i potenti
della Terra, che già si preannuncia ad alta tensione. Il servizio di Salvatore
Sabatino:
Il vertice delle
divisioni, quelle sulla Siria. Argomento centrale di questo G8, ma anche argomento
infuocato, visto che Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Francia si presentano compatti
e pronti ad armare i ribelli, mentre gli altri Paesi sono più cauti o fortemente contrari.
La posizione più dura quella della Russia, che ha già definito "non convincenti" le
prove presentate dalla Casa Bianca sull'uso di armi chimiche da parte del regime di
Damasco, mentre ieri il presidente Putin ha accusato i ribelli di atti impietosi sui
cadaveri dei nemici. Proprio la Siria sarà al centro del faccia a faccia tra Obama
ed il capo del Cremlino, un incontro che si preannuncia carico di tensione. Ma al
G8 di Lough Erne, in Irlanda del Nord, si parlerà anche di economia globale, con
particolare attenzione ai temi della crescita e del lavoro. Argomenti, questi, di
stretta attualità, che hanno bisogno di risposte concrete. E questo riguarda tutti,
visto che i Paesi più ricchi della Terra sono anche quelli più colpiti dalla crisi
economica.
E al summit del G8 di Lough Erne, in Irlanda del Nord, risuonano
tra i leader dei Paesi più potenti della Terra le parole di Papa Francesco, che in
una lettera indirizzata al primo ministro britannico, David Cameron, ha auspicato
tra le altre cose che il consesso lavori per un cessate-il-fuoco immediato in Siria
e per l’avvio di negoziati. La missiva del Papa fa seguito ad una lettera inviata
dall’inquilino di Downing Street il 5 giugno scorso al Pontefice, proprio in vista
del G8 di questi giorni. Sul perché Cameron abbia scritto a Papa Francesco, Philippa
Hitchen ha intervistato Nigel Marcus Baker, ambasciatore britannico presso
la Santa Sede:
R. – The Pope,
is particularly now with Pope Francis, but in general, one of… Il Papa – ora, nello
specifico, Papa Francesco, ma in generale il Pontefice – è tra i pochi leader mondiali
che affrontano argomenti a livello universale e globale. L’attenzione della presidenza
britannica del G8 è fortemente incentrata sulla necessità di ribilanciare l’economia
globale, sulla necessità di attuare nuovi provvedimenti in ambiti specifici come il
buon governo, la trasparenza, il commercio esente da imposte, ma anche in altri ambiti
che comunque possono avere risonanza globale, nel loro impatto: non solo sui Paesi
del G8, ma anche sull’Africa, sull’America Latina e sull’Asia. Questo è il ruolo della
presidenza del G8, per quanto ci riguarda. Abbiamo pensato che fosse utile un coinvolgimento
diretto del Papa – in considerazione del suo ruolo – e nello specifico di Papa Francesco,
alla luce delle sue omelie, dei suoi messaggi e dei suoi discorsi, che fin dall’elezione
ci parlano della necessità di affrontare i mali del pianeta, le questioni legate alla
pace e che ci ricordano che la persona umana è l’oggetto primo delle azioni economiche
e politiche. Ecco perché è giusto che ci sia stato questo scambio.
D. – Questo
già è molto: porre la persona umana al centro, è in realtà il nucleo della lettera
del Papa. In termini pratici, tre saranno i temi centrali nel G8: l’evasione fiscale,
il commercio equo e la trasparenza. Quali probabilità abbiamo di vedere qualche iniziativa
reale in qualcuno di questi ambiti?
R. – In once, they seem very technical,
but in fact of course, each of these… Presi così, sembrano molto tecnici ma poi,
in realtà, ciascuno di questi va a toccare profondamente l’aspetto umano. Quando,
ad esempio, si parla di evasione fiscale, Papa Francesco ha ricordato, giustamente
e in termini molto schietti, la base etica secondo la quale le imprese e i governi
dovrebbero agire in campo economico. Evadere le tasse mina alle fondamenta i servizi
sanitari, i servizi educativi nel mondo sviluppato e in quello in via di sviluppo,
centrali per lo sviluppo dei popoli. Il primo ministro è determinato ad attuare misure
molto concrete e ad ottenere il supporto del G8 in favore di questi provvedimenti.
Vi saranno dei Paesi, in questa settimana di lavori, che al G8 dichiareranno il loro
impegno a cambiare le regole in ambiti come, ad esempio, la disponibilità delle multinazionali
a interfacciarsi con le autorità di regolamentazione fiscale. La trasparenza: Papa
Francesco è stato molto eloquente per quanto riguarda il fatto che i valori etici
debbano essere alla base dell’agire economico e politico. Sappiamo molto bene che
la mancanza di trasparenza nelle imprese di estrazione mineraria e di petrolio e gas
a livello mondiale, ad esempio, spesso significa corruzione della legge in Paesi che
sono ricchi di risorse naturali. Per questo, il primo ministro insieme agli altri
leader del G8, presenterà provvedimenti nuovi e molto chiari per le imprese estrattive.
Lo scopo è tentare di ottenere – anche se sarà difficile – che i governi e gli uomini
d’affari sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, assumano questa
responsabilità. Infine, il commercio: noi già consideriamo l’evoluzione di un commercio
libero come un motore per la lotta alla povertà a tutti i livelli e l’attenzione del
G8, quest’anno, sarà incentrata in particolare sull’Africa. Quindi, come vede, sono
state prese numerose misure pratiche e speriamo di vedere molto, molto presto risposte
chiare in termini di economia globale, che avranno forte impatto sui popoli, soprattutto
sulle persone più vulnerabili e più svantaggiate, ma anche su quelle che risentono
della crisi economica nel mio stesso Paese e in altri: speriamo di vedere questi risultati
molto presto.
D. – Sicuramente, l’economia sarà un grande campo di discussione.
Ma altrettanto lo sarà la Siria, immagino, dal punto di vista della sicurezza globale,
la Siria e il Medio Oriente in particolare. Secondo lei, riusciremo a vedere da qualche
parte una qualunque volontà politica per trovare una soluzione a questa crisi, in
questo vertice?
R. – The political will is there – the United Kingdom has been
very clear… La volontà politica c’è, il Regno Unito è stato assolutamente chiaro:
la nostra priorità è vedere la Siria in pace e le parti in lotta sedute attorno ad
un tavolo negoziale. Ci sarà questa volontà sul terreno? E’ praticamente certo che
questa volontà ci sia da parte del governo siriano, ad esempio. Sarà possibile superare
le divisioni tra le diverse fazioni? Questo sarà il vero banco di prova. Ma anche
in questo caso, Papa Francesco ha sottolineato, in termini molto chiari, che la pace
– o l’assenza di conflitto – è un prerequisito allo sviluppo internazionale e sicuramente
questi argomenti saranno in cima all’ordine del giorno del G8.