Partono i campi di volontariato: tanti i giovani impegnati in progetti antimafia
Si chiamano “Estate liberi” i campi di volontariato per ragazzi, che si svolgeranno
nei territori confiscati alla mafia, dal 24 giugno al 15 settembre, e per i quali
sono aperte le iscrizioni. Gestiti dalle Cooperative sociali di “Libera terra”, prevedono
per i giovani partecipanti sia lavori agricoli, sia percorsi incentrati sulla legalità.
Sedici le regioni coinvolte e tanti i ragazzi che partecipano. Maria Cristina Montagnaro
ne ha parlato con Roberto de Benedittis, referente dell’Associazione Libera
per i campi di volontariato:
R. – Sono delle
opportunità per i giovani ma anche meno giovani, anche se la maggior parte dei partecipanti
sono fra i 18 e i 24. Si fa questa esperienza di volontariato sui terreni confiscati
alle mafie: in parte si tratta di terreni agricoli e in parte di immobili, che hanno
bisogno di ristrutturazioni, che hanno bisogno di una mano vera e concreta per poter
andare avanti.
D. – Quanto è importante l’impegno dei volontari?
R.
– Il lavoro che fanno le tante braccia di questi ragazzi è un lavoro che dal punto
di vista economico significa molto. Le cooperative ovviamente devono impiantare lavoro
da zero e quindi hanno bisogno - soprattutto nei primi anni di vita - di questo grandissimo
lavoro che le tante centinaia di persone riescono a fare andando nei singoli campi.
Questo dà modo alla cooperativa di poter intraprendere il cammino verso quell’imprenditoria
sana per cui sono nate.
D. – Quindi agricoltura, attenzione all’ambiente,
ma anche temi della legalità: quanto è importante per questi ragazzi questa vacanza
educativa?
R. – Arrivano, tra l’altro, con tantissima voglia. Scelgono loro
di voler fare questa esperienza e tornano a casa con tantissimo entusiasmo, perché
- al di là del lavoro vero e proprio - c’è tutta una parte formativa a cui questi
ragazzi si approcciano. Incontrano tante persone che l’antimafia sociale la fanno
sul campo.
D. – Quali sono i temi dei laboratori della legalità?
R.
– Sostanzialmente sono tutti legati all’antimafia sociale, all’antimafia civile e
su come ci si deve difendere da questi fenomeni, che ormai permeano tutta la nostra
società, non solo nel Sud Italia.
D. – Sono la dimostrazione concreta di come
i giovani siano interessati a temi come la legalità…
R. – C’è un’Italia che
non viene raccontata dai media: è l’Italia di questi ragazzi! Sono veramente uno specchio
bellissimo della nostra Italia: vogliono confrontarsi, vogliono mettersi in gioco,
vogliono sporcarsi le mani per dare aiuto a tutti quei loro coetanei che s’impegnano
nelle Cooperative sociali e che gestiscono questi beni confiscati alle mafie. E’ molto
complesso andare lì, dove fino al giorno precedente in quel bene c’era un boss mafioso,
e mettersi in gioco, lavorare, mettere in campo tutta la propria forza morale per
tirar fuori del lavoro sano e pulito.