2013-06-16 10:42:13

Partono i campi di volontariato: tanti i giovani impegnati in progetti antimafia


Si chiamano “Estate liberi” i campi di volontariato per ragazzi, che si svolgeranno nei territori confiscati alla mafia, dal 24 giugno al 15 settembre, e per i quali sono aperte le iscrizioni. Gestiti dalle Cooperative sociali di “Libera terra”, prevedono per i giovani partecipanti sia lavori agricoli, sia percorsi incentrati sulla legalità. Sedici le regioni coinvolte e tanti i ragazzi che partecipano. Maria Cristina Montagnaro ne ha parlato con Roberto de Benedittis, referente dell’Associazione Libera per i campi di volontariato:RealAudioMP3

R. – Sono delle opportunità per i giovani ma anche meno giovani, anche se la maggior parte dei partecipanti sono fra i 18 e i 24. Si fa questa esperienza di volontariato sui terreni confiscati alle mafie: in parte si tratta di terreni agricoli e in parte di immobili, che hanno bisogno di ristrutturazioni, che hanno bisogno di una mano vera e concreta per poter andare avanti.

D. – Quanto è importante l’impegno dei volontari?

R. – Il lavoro che fanno le tante braccia di questi ragazzi è un lavoro che dal punto di vista economico significa molto. Le cooperative ovviamente devono impiantare lavoro da zero e quindi hanno bisogno - soprattutto nei primi anni di vita - di questo grandissimo lavoro che le tante centinaia di persone riescono a fare andando nei singoli campi. Questo dà modo alla cooperativa di poter intraprendere il cammino verso quell’imprenditoria sana per cui sono nate.

D. – Quindi agricoltura, attenzione all’ambiente, ma anche temi della legalità: quanto è importante per questi ragazzi questa vacanza educativa?

R. – Arrivano, tra l’altro, con tantissima voglia. Scelgono loro di voler fare questa esperienza e tornano a casa con tantissimo entusiasmo, perché - al di là del lavoro vero e proprio - c’è tutta una parte formativa a cui questi ragazzi si approcciano. Incontrano tante persone che l’antimafia sociale la fanno sul campo.

D. – Quali sono i temi dei laboratori della legalità?

R. – Sostanzialmente sono tutti legati all’antimafia sociale, all’antimafia civile e su come ci si deve difendere da questi fenomeni, che ormai permeano tutta la nostra società, non solo nel Sud Italia.

D. – Sono la dimostrazione concreta di come i giovani siano interessati a temi come la legalità…

R. – C’è un’Italia che non viene raccontata dai media: è l’Italia di questi ragazzi! Sono veramente uno specchio bellissimo della nostra Italia: vogliono confrontarsi, vogliono mettersi in gioco, vogliono sporcarsi le mani per dare aiuto a tutti quei loro coetanei che s’impegnano nelle Cooperative sociali e che gestiscono questi beni confiscati alle mafie. E’ molto complesso andare lì, dove fino al giorno precedente in quel bene c’era un boss mafioso, e mettersi in gioco, lavorare, mettere in campo tutta la propria forza morale per tirar fuori del lavoro sano e pulito.







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