Presidenziali in Iran. Il candidato moderato-riformista Rohani in testa nei risultati parziali

Il candidato moderato-riformista Hassan Rohani è in testa nei risultati parziali delle elezioni presidenziali in Iran. Al 20% degli scrutini, ha superato il 50% dei consensi. Lo ha comunicato il ministro degli Interni Mohammad Najjar alla televisione di Stato. Un risultato che, seppure provvisorio, apre alla speranza per un ritorno sulla scena dei riformisti. Il servizio è di Salvatore Sabatino:

Affluenza intorno all’80%. Un dato inatteso, ma sperato, perché era proprio sulla partecipazione al voto che i riformisti puntavano per contrastare il blocco conservatore. Ed i risultati finora usciti dalle urne pare che vadano nella loro direzione. Il candidato Rohani, unico dell’espressione moderata, sarebbe primo nelle preferenze, con oltre il 50% ed un distacco di oltre 30 punti sull’avversario più temibile: il sindaco di Teheran Qalibaf. Nessun commento, fino a questo momento, da parte della Guida spirituale della Repubblica Islamica, l’Ajatollah Khamenei, che ieri era invece apparso in tv per lanciare un appello al voto; "l'importante è che tutti si rechino alle urne", aveva detto, “la nostra cara nazione deve venire a votare con entusiasmo e vivacità, sapere che il destino del Paese e' nelle loro mani”. Appello ascoltato, visto che le lunghe code formatesi in serata hanno indotto le autorità a prolungare l’apertura dei seggi di ben 5 ore. Sul fronte della cronaca, il voto e' stato pacifico, nessun incidente di rilievo; da segnalare, invece già qualche denuncia di irregolarità sulle schede. Intanto lo scrutinio prosegue: il risultato ufficiale dovrebbe essere comunicato già in giornata.

I riformisti, dunque, nonostante i problemi della vigilia, riescono ad imporre il loro candidato, Rohani . Un segnale importante di cambiamento, a distanza di quattro anni da quel 2009 che vide la repressione della dissidenza ad opera di Ali Khamenei e Ahmadinejad. Salvatore Sabatino ha chiesto un’analisi della situazione a Farian Sabahi, docente di Storia dei Paesi Islamici presso l’Università di Torino e autrice dell’E-book “Donne di Teheran”, dei Corsivi del Corriere della Sera. Ascoltiamo: