Il governo prende tempo sulle misure per il lavoro. Bonanni: Letta non faccia blitz
''Per lottare contro disoccupazione giovanile occorrono anche risorse europee'', usando
i ''fondi strutturali a tale scopo'', Lo ha detto il presidente della Commissione
Ue Josè Manuel Barroso al termine dell'incontro con Enrico Letta a Palazzo Chigi.
Intanto è cominciato il Consiglio dei Ministri che dovrà mettere a punto alcune semplificazioni
per favorire la crescita. Alessandro Guarasci
Per Barroso il prossimo
vertice europeo di fine giugno dovrà dare risposte sul fronte della disoccupazione
giovanile. Il premier Letta si è impegnato a non sforare il rapporto del 3% tra deficit
e Pil. Comunque, almeno per l’Italia, servirà ancora qualche giorno per le misure
sul lavoro. Il Consiglio dei Ministri iniziato da un’ora e mezzo analizzerà solo alcune
semplificazioni che potra' aiutare le imprese a risparmiare alcuni miliardi di euro
per adempimenti burocratici. Il ministro del Welfare, Enrico Giovannini, convinto
che sia necessario “definire meglio le coperture” e “portare avanti il dialogo con
le parti sociali” per arrivare a “misure condivise ed efficaci”. Dal Congresso della
Cisl, Raffaele Bonanni ha annunciato che ci sarà un incontro con l'esecutivo la prossima
settimana tra i sindacati. I temi al centro dell’incontro saranno fisco e lavoro.
Bonanni ha però messo in guardia il governo e lo stesso premier Letta da “interventi
autoritari”. “A Letta – ha affermato Bonanni – non giova ripetere ciò che hanno
fatto altri governi sulle materie del lavoro e soprattutto andare a toccare i diritti
dei lavoratori. Meglio affidare alle parti sociali il percorso sulle regole del mercato
del lavoro”. Per Bonanni, poi, è necessario rimettere al centro dell’azione della
politica il fisco, favorendo in primo luogo famiglie e pensionati. Temi questi che
saranno al centro anche della manifestazione del 22 giugno a Roma, che vedrà sullo
stesso palco Cgil, Cisl e Uil. La leader della Cgil, Susanna Camusso, ha affermato
che bisognare “bloccare l'aumento dell'Iva”, trovando le risorse necessarie dalla
rimodulazione dell'Imu, “in modo da difendere i più deboli e di fare una progressiva
tassazione dei patrimoni, come dice la nostra Costituzione”. (A cura di Alessandro
Guarasci)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno
LVII no. 166