Un anno fa la morte di Chiara Corbella, in migliaia al Santuario del Divino Amore
“Chiara è tutti noi”: così don Fabio Rosini, direttore del servizio vocazioni della
diocesi di Roma, ha ricordato ad un anno dalla sua scomparsa la giovane mamma romana
di 28 anni, nel corso della Messa, giovedì, nel Santuario del Divino Amore. Migliaia
di persone hanno preso parte alla celebrazione ed hanno ricordato Chiara Corbella
nel suo sorriso gioioso. Tra i presenti anche il marito Enrico ed il figlio Francesco
di due anni, nato poco dopo la scoperta della malattia di Chiara e la sua decisione
di sospendere le cure. Si trattava della terza gravidanza: Maria Grazia Letizia e
Davide Giovanni erano, infatti, morti poco dopo la nascita a causa di gravi malformazioni.
Benedetta Capelli ha intervistato il marito Enrico Petrillo:
R. – Per me
è stata una giornata felice, una bella giornata. I giorni precedenti sono stati più
tristi. Ieri, poi, è arrivata la grazia ed è stata una bella giornata, nel vedere
i tanti frutti di questo albero, ancora tanto piccolo forse. Siamo, infatti, probabilmente,
solo all’inizio. Non so davvero cosa pensare. Vedo tanti frutti e questo mi riempie
il cuore di gioia. Sono venute tante persone dal Nord e da tutta Italia: hanno preso
treni, pullman… Questo mi commuove tanto.
D. – E cosa ti dicono di Chiara?
Cosa ti raccontano? Perché si sono sentiti così spinti a venire a questa celebrazione?
R.
– Credo che quello che li spinga – secondo la mia opinione – sia il fatto che si sentano
tanto amati. Nella mia storia, Chiara ed io abbiamo accolto i bimbi che Dio ci donava
e, forse, anche loro si sentono accolti da noi. Sicuramente poi il sorriso di Chiara
e la gioia che ti trasmette… Riflettevamo sul fatto che fosse necessario che Chiara
morisse per darci la testimonianza che si può morire felici. Certe cose si sanno,
ma se si ha un esempio vivo, di qualcuno che c’è passato, allora forse questo rende
la vita più facile. E forse anche questo è il messaggio che non può non toccarti.
D. – Don Fabio Rosini ha detto nella sua omelia che Chiara è di tutti…
R.
– Chiara è di tutti anche per me. Ci sono delle cose che sono mie e che mi tengo mie.
Il messaggio di Chiara, però, è talmente bello anche per me… La cosa bella è lavorare
nella vigna del Signore e, quindi, tu non sei geloso quando vedi gli altri fratelli
che vengono toccati, come lo sei stato tu prima, dal Signore. Sei contento, quindi
io sono contento.
D. – Un anno in cui Chiara non è più al tuo fianco. Che anno
è stato? Un anno importante pure per tuo figlio Francesco?
R. – Sì, Francesco
ha avuto momenti tanto difficili, fra la fatica del cambiamento di casa e un malessere
di fondo, cui lui, per la sua età, non era in grado di dare alcuna spiegazione. Tante
le notti completamente in bianco. E’ stata una fatica disumana per me, sia nel metabolizzare
ciò che era successo a Chiara sia nel vivere la quotidianità: il lavoro e la gestione
di Francesco. Insomma, è stato un anno difficile. Nello stesso tempo, però, non posso
negare che sia stato anche bello, con tante grazie. E’ stato un anno pieno, come spero
lo sarà tutta la vita.
D. – Ancora nella sua omelia don Fabio Rosini ha aggiunto:
“Lei ci ha insegnato a vivere secondo il segreto del dolore”…
R. – Sicuramente
c’è un mistero grande nel dolore e solo se lo provi e se lo vivi con il Signore prende
un significato, prende senso. Quello che abbiamo scoperto è che se il dolore lo vivi
con Cristo e, in un certo senso, ti fai simile a Lui, il tuo dolore si trasforma in
perfetta letizia. Di fondo, questa è la pace che non ci ha mai abbandonato in questi
anni e che, se vuoi, continua ad essere viva nel mio cuore, per grazia non per merito,
ma per grazia! Credo che sia un grande miracolo.
D. – Qual è stata la cosa
che più ti ha colpito e che porterai dentro di te della giornata di ieri?
R.
– Ieri abbiamo proiettato un video, che abbiamo fatto vedere, nel momento delle testimonianza.
Abbiamo, però, aggiunto una parte finale, dove c’erano Francesco e Chiara. Era il
5 giugno, una settimana prima che Chiara andasse da Gesù. Eravamo al mare, a Santa
Severa, al castello. Chiara, in spiaggia, cantava a Francesco: “La nostra festa non
deve finire, non deve finire e non finirà”. Ci siamo salutati praticamente con quel
video di Chiara che, credo, abbia spaccato i cuori di tutti.