2013-06-14 14:27:59

Un anno fa la morte di Chiara Corbella, in migliaia al Santuario del Divino Amore


“Chiara è tutti noi”: così don Fabio Rosini, direttore del servizio vocazioni della diocesi di Roma, ha ricordato ad un anno dalla sua scomparsa la giovane mamma romana di 28 anni, nel corso della Messa, giovedì, nel Santuario del Divino Amore. Migliaia di persone hanno preso parte alla celebrazione ed hanno ricordato Chiara Corbella nel suo sorriso gioioso. Tra i presenti anche il marito Enrico ed il figlio Francesco di due anni, nato poco dopo la scoperta della malattia di Chiara e la sua decisione di sospendere le cure. Si trattava della terza gravidanza: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni erano, infatti, morti poco dopo la nascita a causa di gravi malformazioni. Benedetta Capelli ha intervistato il marito Enrico Petrillo:RealAudioMP3

R. – Per me è stata una giornata felice, una bella giornata. I giorni precedenti sono stati più tristi. Ieri, poi, è arrivata la grazia ed è stata una bella giornata, nel vedere i tanti frutti di questo albero, ancora tanto piccolo forse. Siamo, infatti, probabilmente, solo all’inizio. Non so davvero cosa pensare. Vedo tanti frutti e questo mi riempie il cuore di gioia. Sono venute tante persone dal Nord e da tutta Italia: hanno preso treni, pullman… Questo mi commuove tanto.

D. – E cosa ti dicono di Chiara? Cosa ti raccontano? Perché si sono sentiti così spinti a venire a questa celebrazione?

R. – Credo che quello che li spinga – secondo la mia opinione – sia il fatto che si sentano tanto amati. Nella mia storia, Chiara ed io abbiamo accolto i bimbi che Dio ci donava e, forse, anche loro si sentono accolti da noi. Sicuramente poi il sorriso di Chiara e la gioia che ti trasmette… Riflettevamo sul fatto che fosse necessario che Chiara morisse per darci la testimonianza che si può morire felici. Certe cose si sanno, ma se si ha un esempio vivo, di qualcuno che c’è passato, allora forse questo rende la vita più facile. E forse anche questo è il messaggio che non può non toccarti.

D. – Don Fabio Rosini ha detto nella sua omelia che Chiara è di tutti…

R. – Chiara è di tutti anche per me. Ci sono delle cose che sono mie e che mi tengo mie. Il messaggio di Chiara, però, è talmente bello anche per me… La cosa bella è lavorare nella vigna del Signore e, quindi, tu non sei geloso quando vedi gli altri fratelli che vengono toccati, come lo sei stato tu prima, dal Signore. Sei contento, quindi io sono contento.

D. – Un anno in cui Chiara non è più al tuo fianco. Che anno è stato? Un anno importante pure per tuo figlio Francesco?

R. – Sì, Francesco ha avuto momenti tanto difficili, fra la fatica del cambiamento di casa e un malessere di fondo, cui lui, per la sua età, non era in grado di dare alcuna spiegazione. Tante le notti completamente in bianco. E’ stata una fatica disumana per me, sia nel metabolizzare ciò che era successo a Chiara sia nel vivere la quotidianità: il lavoro e la gestione di Francesco. Insomma, è stato un anno difficile. Nello stesso tempo, però, non posso negare che sia stato anche bello, con tante grazie. E’ stato un anno pieno, come spero lo sarà tutta la vita.

D. – Ancora nella sua omelia don Fabio Rosini ha aggiunto: “Lei ci ha insegnato a vivere secondo il segreto del dolore”…

R. – Sicuramente c’è un mistero grande nel dolore e solo se lo provi e se lo vivi con il Signore prende un significato, prende senso. Quello che abbiamo scoperto è che se il dolore lo vivi con Cristo e, in un certo senso, ti fai simile a Lui, il tuo dolore si trasforma in perfetta letizia. Di fondo, questa è la pace che non ci ha mai abbandonato in questi anni e che, se vuoi, continua ad essere viva nel mio cuore, per grazia non per merito, ma per grazia! Credo che sia un grande miracolo.

D. – Qual è stata la cosa che più ti ha colpito e che porterai dentro di te della giornata di ieri?

R. – Ieri abbiamo proiettato un video, che abbiamo fatto vedere, nel momento delle testimonianza. Abbiamo, però, aggiunto una parte finale, dove c’erano Francesco e Chiara. Era il 5 giugno, una settimana prima che Chiara andasse da Gesù. Eravamo al mare, a Santa Severa, al castello. Chiara, in spiaggia, cantava a Francesco: “La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà”. Ci siamo salutati praticamente con quel video di Chiara che, credo, abbia spaccato i cuori di tutti.

Ultimo aggiornamento: 15 giugno







All the contents on this site are copyrighted ©.