2013-06-12 12:01:41

Londra: convegno Caritas sulla risposta cattolica di fronte alla povertà


“La risposta dei cattolici di Inghilterra e Galles all’invito di Papa Francesco ad essere una Chiesa che è povera e per i poveri”. Con queste parole il primate Vincent Nichols ha annunciato la due giorni di convegno che riunisce a Londra, fino ad oggi, i nomi più importanti del mondo cristiano e laico quando si parla di indigenza. Alla università di st. Mary’s, a Twickenham, dove anche Benedetto XVI è stato nel 2010, ministri del governo di David Cameron e di quello ombra di Ed Miliband, leader dei sindacati, lord, teologi e accademici discuteranno della “risposta cattolica alla crisi della povertà”, questo il titolo del convegno. Ad organizzare l’incontro è la Csan (Caritas Social Action Network). Nella rivoluzione sociale che sta cambiando la Gran Bretagna, mentre lo Stato ritira i propri sussidi ai più poveri (già oggi 1 ogni 4 bambini, 3,6 milioni vivono in povertà e il numero di inglesi che ricorrono alle banche del cibo è aumentato di 3 volte nell’ultimo anno), alle charities della Chiesa cattolica viene chiesto di fare di più. A Twickenham si parlerà di quanto la Chiesa può fare e di come deve scegliere che cosa fare. I dibattiti, preceduti da un intervento del vescovo di Salford e presidente della Csan Terence Brain, coinvolgeranno questo pomeriggio il ministro per il lavoro Mark Hoban e quello ombra Stephen Timms, insieme al segretario generale del Tuc, il sindacato inglese più importante. Nel suo intervento di oggi, prima di celebrare la messa, il primate cattolico Nichols ricorderà ai partecipanti che “devono cercare i poveri perché essi sono, nelle parole del Papa, la carne stessa di Cristo”. Attraverso di essi “noi cristiani ci rendiamo conto della nostra stessa povertà davanti a Dio, cerchiamo la sua misericordia e diventiamo fratelli e sorelle di coloro la cui povertà è anche materiale e fisica”. “Senza questa consapevolezza radicale del nostro stesso bisogno avviciniamo le necessità degli altri come un problema tecnico da risolvere ma così essi diventano un oggetto e non fanno parte della nostra famiglia”, aggiungerà mons. Nichols sempre citando Francesco. Il leader dei cattolici di Inghilterra e Galles parlerà anche dell’importanza chiave del lavoro, “perché migliora la stima di noi stessi e il benessere emotivo personale e famigliare” sottolineando però come, ormai, nel Regno Unito “oltre 5 milioni di lavoratori portano a casa uno stipendio non sufficiente per le spese più essenziali, la maggior parte dei bambini poveri appartengono a famiglie dove si lavora e i dipendenti con uno stipendio basso formano il gruppo più importante tra coloro che devono ricorrere alle banche del cibo per i loro pasti”. Il primate cattolico parlerà anche della battaglia condotta dalla Chiesa perché i lavoratori possano contare su un “salario per la vita”. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 13 giugno







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