Congresso Cisl. Per il premier Letta senza lavoro il paese non si salva
Tenere insieme la difesa dei diritti con l’individuazione di strumenti innovativi
per superare la drammatica crisi dell’occupazione, soprattutto quella giovanile. Questa
è la sfida per il sindacato. Lo scrive il capo dello Stato Napolitano nel messaggio
al Congresso della Cisl, che si aperto ieri pomeriggio al Palazzo dei Congressi di
Roma, con l’intervento del segretario generale Raffaele Bonanni. In platea il premier
Letta, molti ministri e leader politici, sindacali e imprenditoriali. Giampiero
Guadagni:
La politica
da sola non ce la può fare. Il premier Enrico Letta risponde così al leader della
Cisl Bonanni, che aprendo il congresso del suo sindacato ha sottolineato la necessità
del confronto sociale per affrontare la crisi economica, particolarmente drammatica
sul fronte della disoccupazione giovanile. Tema che sarà al centro del vertice di
venerdì a Roma tra i ministri dell’Economia e del Lavoro di Italia, Francia, Germania
e Spagna. Se non c’è il lavoro il Paese non si salva, scandisce Letta per il quale
va condiviso anche il percorso delle riforme istituzionali. Percorso, dice Letta,
funzionale al mantenimento degli impegni presi con l’Unione europea in vista dell’uscita
dalla procedura di infrazione per deficit. Al governo, il leader Cisl Bonanni ha indicato
alcune priorità di merito: taglio drastico alle tasse su lavoro e imprese per rilanciare
consumi e investimenti; più risorse per ammortizzatori sociali, esodati e precari.
Bonanni ha rilanciato il modello di sindacato partecipativo. La Cisl ha messo a punto
nelle ultime settimane un'autoriforma organizzativa, una sorta di spending review
interna con l’accorpamento delle sue strutture per dare più valore al territorio e
alla contrattazione.