2013-06-12 09:04:52

Argentina: documento dei vescovi per la Giornata contro la droga


"Non criminalizzare i tossicodipendenti”: si intitola così il documento programmatico che la Conferenza episcopale argentina. Il testo – presentato in conferenza stampa, tra gli altri, da mons. Jorge Eduardo Lozano, vescovo di Gualeguaychú e presidente della Commissione episcopale della Pastorale Sociale, e da Horacio Reyser, coordinatore della Commissione per la Tossicodipendenza – è stato redatto in vista della Giornata contro la droga che ricorre il 26 giugno. Due i punti salienti evidenziati dai vescovi: la crescente "tolleranza sociale” della tossicodipendenza e il conseguente calo della “percezione del rischio”. Entrambi i fattori – notano i presuli – hanno provocato nella società disorientamento e confusione. Ricordando, poi, che la piaga della droga colpisce, per maggior parte, le persone più vulnerabili, come "i poveri e gli esclusi”, la Chiesa argentina insiste sulla necessità della prevenzione e del recupero – sociale, affettivo ed umano – dei tossicodipendenti come strumenti-chiave della soluzione al problema. "Non si può ridurre la questione della droga ad una dimensione economica, o sanitaria, giuridica o di sicurezza – scrivono i presuli – Dobbiamo, piuttosto, concentrarci sulle persone, sui sofferenti, sui poveri e gli emarginati, su coloro che sono abbandonati, ed aiutare anche coloro che, pur vivendo nell’abbondanza, hanno perso il senso della vita”. La Chiesa di Buenos Aires chiede, quindi, allo Stato e alla società civile di lavorare tutti insieme, "concentrando gli sforzi su azioni concrete”. Perciò, perplessità viene espressa dai presuli riguardo alla proposta – avanzata dai parlamentari – di depenalizzare il consumo delle droghe, definita dalla Chiesa "superficiale”. Al contrario, i vescovi sottolineano la necessità di "educare e prevenire” la tossicodipendenza, affinché coloro che si usano gli stupefacenti non li ritengano "sostanze innocue”. Infine, la Conferenza episcopale argentina ricorda quanto detto nel 2008 dall’allora card. Bergoglio, inaugurando un Centro di riabilitazione: "La società ignora le vittime della droga e ne fa degli scarti”. (A cura di Isabella Piro)







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