Ucraina: si conclude oggi la visita del card. Koch all’insegna dell’ecumenismo
Ha toccato diverse città il viaggio di otto giorni in Ucraina del cardinale Kurt
Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani. Durante la
visita, il porporato ha incontrato diversi esponenti delle Chiese del Paese, da quella
ortodossa a quella latina, da quella greco-ortodossa a quella greco-cattolica. Prima
di rientrare in Vaticano, il cardinale si è soffermato con il collega del programma
ucraino, Konstantin Chavaga, per spiegare le ragioni che l’hanno portato in
questo Paese:
R. - In primo
luogo, sono responsabile per l’ecumenismo e di cercare l’unità tra i cristiani. Questo
Paese è un Paese multiconfessionale: ci sono molte Chiese ortodosse, greco-cattoliche,
latine, armene. Per me è molto importante vedere questa situazione, questa realtà
e vedere come possiamo approfondire buone relazioni. Trovo questa idea molto buona
perché è una grande memoria della visita del Santo Padre Giovanni Paolo II, in Ucraina
nel 2001. Avere questa memoria e approfondire questa memoria la trovo una bellissima
idea.