Sierra Leone: la tratta di esseri umani causa migliaia di bambini di strada
Una delle cause principali per le quali tanti piccoli vivono in strada in Sierra Leone
è la tratta. Dopo essere stati maltrattati, abusati, molti non hanno altra alternativa
che la fuga. Migliaia si trovano a vivere per le strade dopo che i rispettivi genitori
li affidano a conoscenti sotto promessa di offrire loro una buona istruzione. Alcuni
trafficanti sono gli stessi familiari - riferisce l'agenzia Fides - altri sono estranei
o amici. Vanno nei villaggi e chiedono che vengano consegnati loro i bambini, promettono
una migliore vita in città e istruzione. Purtroppo però, dopo averli portati in città,
invece di adempiere alla loro promessa li costringono a lavorare, li obbligano a prostituirsi
o li usano anche per rituali. A notte fonda, per le strade della capitale, è molto
diffuso intravedere forme umane immobili appoggiate sulle porte di alcune case o sdraiate
sui marciapiedi. Nonostante i grandi passi avanti fatti dopo la fine della guerra
civile nel 2002, questo Paese dell’Africa occidentale continua ad essere uno dei meno
sviluppati del mondo, dove numerose famiglie rurali non sono in grado né di assistere
né di educare i propri figli. Secondo uno studio del 2010, circa 2.500 piccoli dormono
ogni notte per le strade di Freetown. Non mancano i delitti contro questi minori che
però non vengono nè perseguiti e molto spesso sono causati dalla stessa polizia. Solo
alcune organizzazioni non governative si impegnano per ridurre questo grave fenomeno
in Sierra Leone e per riunire le vittime ai rispettivi familiari. Una di queste è
la Faith Alliance Against Slavery and Trafficking (Faast) che si occupa di creare
consapevolezza sul problema e di integrare il tema nei programmi di formazione delle
forze di polizia. L’Ong ha di recente inaugurato un rifugio per i piccoli vittime
della tratta. Anche la Don Bosco Fambul ha aperto varie case di accoglienza e sostiene
diversi programmi per i piccoli senza fissa dimora. (R.P.)