2013-06-11 15:50:49

Lavoro minorile. Allarme in Italia


RealAudioMP3 Sono più di 1 su 20 in Italia i minori di 16 anni che lavorano. Tra i 260mila pre-adolescenti costretti a lavorare, sono 30mila i 14-15enni a rischio di sfruttamento che fanno un lavoro pericoloso per la loro salute, sicurezza o integrità morale. I dati presentati alla vigilia della Giornata Mondiale del Lavoro Minorile sono quelli che emergono dall'ampia indagine condotta da Save the children e dall'Associazione Bruno Trentin (nuovo istituto di ricerca e di formazione della CGIL) e rivelano che il lavoro minorile non fa differenze di genere e si svolge soprattutto nelle mini e micro imprese di famiglia. Il rischio più elevato è concentrato al Sud, dove prevale una forte disaffezione scolastica e reti familiari e sociali che si trasformano in vere e proprie trappole per l'infanzia e l'adolescenza. "La situazione nel nostro paese è allarmante e poco conosciuta. Bisogna agire molto sulla prevenzione, creare ponti scuola-lavoro, scuole aperte il pomeriggio che avvicino i ragazzi ad un lavoro qualitativamente professionalizzante, offerta di spazi aggregativi più qualificati sul territorio", afferma Raffaela Milano, Responsabile del Programma Italia-Europa di Save di Children. Il lavoro minorile spesso va a braccetto con gravi situazioni di povertà: "Quasi 1 bambino su tre sotto i sei anni vive ai limiti della povertà e il 23,7% è in uno stato di deprivazione materiale - precisa Milano - quindi riteniamo che tra le misure preventive del Piano si debba ad esempio includere l'estensione a tutte le famiglie di questi minori dei benefici della Carta Acquisti appena varata in via sperimentale". (a cura di Antonella Palermo)







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