2013-06-10 17:02:01

Marino vince le elezioni a Roma. Il centro sinistra conquista gli 11 capoluogo


Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma. Le elezioni nella Capitale hanno visto la vittoria dell’esponente del Pd. Ma un copione simile si è ripetuto anche negli altri dieci comuni capoluogo, con una netta affermazione del centrosinistra. Scarsa l’affluenza: solo il 48%. Per il premier Letta il risultato rafforza le grandi intese, ma l’astensionismo deve far riflettere. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Marino vede in Roma un punto di partenza per la rinascita morale del Paese. Il neo sindaco afferma che la Capitale deve riprendersi il ruolo internazionale che le spetta". E poi un appello a chi si è astenuto: ''Dobbiamo tornare a coinvolgere chi non ha votato e convincerli che politica non e' poltrone ma servizio''. Marino ha preso il 64% dei voti, mentre Alemanno è crollato il 36%. L’ex sindaco ha affermato di non avere alcuna recriminazione nei confronti di Berlusconi e del Pdl. L’affluenza nella Capitale è stata bassissima: solo il 45%. E a livello nazionale non è andata meglio: il 48%, con un calo di 11 punti percentuali rispetto al primo turno. Più in generale queste votazioni hanno visto la netta affermazione del centrosinistra che ha guadagnato tutti gli 11 capoluogo dove si è votato. E’ il caso di Brescia, dove è passato Emilio Del Bono del Pd, oppure di Treviso con Manildo, stesso discorso a Lodi per Uggetti. Al Movimento Cinque Stelle sono andati due comuni, tra cui Pomezia vicino a Roma. Sul risultato nella Capitale abbiamo sentito il politologo Alberto Gambino:RealAudioMP3

R. - Ha giocato il fatto che quando c'è una disaffezione, come un voto di bassa percentuale, pagano di più gli elettori di partiti più strutturati, e quindi in questo senso Marino ha rappresentato una proposta più credibile perché legata alla proposta politica forte di un partito che pur in una disaffezione totale ha comunque tenuto.

D. - Comunque questo voto è una bocciatura della giunta Alemanno?

R. – Sì, ed è la prima volta che un sindaco uscente non viene confermato al secondo mandato. Questo è probabilmente frutto di una gestione non ineccepibile della giunta Alemanno ma anche di una crisi economica che oggettivamente ha travolta la vostra città.

D. – C’è stato un calo forte dei votanti: se l’aspettava in una tornata elettorale molto legata al territorio?

R. - La disaffezione è anche legata al fatto che i partiti non sono stati in grado di proporre nuovi elementi, nuovi volti, nuove personalità e – aggiungiamo – è mancata anche una proposta moderata, centrale di ispirazione cristiana.







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