2013-06-10 06:48:29

Celebrato al Cairo il 60.mo dell'Istituto Domenicano di Studi Orientali


E' stato celebrato, domenica scorsa al Cairo, il 60.mo anniversario dell’Istituto Domenicano di Studi Orientali, importantissimo Centro culturale con sede nella capitale egiziana che promuove il dialogo e l’incontro delle culture. Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il nuovo patriarca copto ortodosso d’Egitto, Tawadros, e il grande imam di al-Azhar. Al microfono di Elisa Sartarelli, il direttore dell’Istituto, padre Jean Jacques Pérennès:RealAudioMP3

R. – L’Istituto Domenicano di Studi Orientali è stato creato ufficialmente nel 1953. Tuttavia, già dagli anni '40, alcuni padri domenicani studiavano l’islam. Alla fine degli anni ’40 fu fatta poi la domanda da parte della Santa Sede di creare un centro di studio a livello culturale. Si vedeva, infatti, che, a livello religioso, c’era la difficoltà di parlare insieme. Avendo però, a livello culturale, molte cose in comune, l’ordine domenicano ha accettato questa domanda della Santa Sede, e abbiamo creato, 60 anni fa, questo centro di studio dell’islam, dove troviamo un gruppo di 10, 12 domenicani, preparati in lingua araba, avendo seguito dottorati al riguardo, un gruppo di ricercatori, una biblioteca molto importante e diverse attività. Siamo riusciti, durante questi anni, a creare un clima di amicizia, che oggi ci aiuta molto.

D. – Molto importante per gli studi islamici è la biblioteca dell’Istituto. Quanti volumi ci sono e quanti studenti dell’Università di Al-Azhar la frequentano?

R. – Abbiamo 155 mila volumi ed anche molte riviste. Gli studenti registrati quest’anno sono un po’ più di quattromila, ma non significa che frequentino tutti i giorni. Non c’è posto. Ogni giorno ne abbiamo 15, 18, 20 o a volte 25 di loro. Sono ricercatori, a livello di master e dottorato. Significa quindi che queste persone fanno una ricerca molto approfondita. Molti vengono dall’Università al-Azhar, ma anche da altre università del Cairo. Abbiamo anche dei professori che vengono da fuori - diversi dall’Italia e anche da Francia e Stati Uniti – che sanno che noi abbiamo questa bellissima biblioteca, dove possono trovare documenti che cercano per il loro lavoro.

D. – Un dialogo tra cattolici e musulmani che va avanti da 60 anni. Quali sono i progetti per il futuro?

R. – Il progetto è quello di continuare a lavorare insieme in questo clima di fiducia. Questa è una sfida oggi, perché dopo la "Primavera Araba", da quando sono arrivati i Fratelli Musulmani al governo, c’è un po’ di paura, alcuni hanno paura del futuro. Noi vogliamo pensare che sia possibile continuare a lavorare insieme, a vivere insieme, a sviluppare una vera fiducia.

Ultimo aggiornamento: 11 giugno







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