Francesco all’Angelus: il Cuore
di Cristo è un simbolo reale, non temiamo di avvicinarci a Lui, che sempre ci perdona
Il Cuore di Cristo “non è un simbolo
immaginario”, perché l’amore di Gesù è la vita che resuscita dalla morte. Cosi il
Papa domenica mattina all’Angelus in piazza San Pietro, affollatissima di fedeli di
tutto il mondo. Il servizio di Roberta
Gisotti:#Netia_In#http://www.archivioradiovaticana.va/storico/IT1/2013/06/files/audio/ra/00376044.RM#Netia_Fn#
Il
Sacro Cuore di Gesù è la “massima espressione umana dell’amore divino”, ha osservato
il Papa, ricordando che tutto “il mese di giugno è tradizionalmente dedicato” a questa
festa celebrata nella Chiesa universale venerdì scorso. “La pietà popolare – ha aggiunto
- valorizza molto i simboli e il Cuore di Gesù è il simbolo per eccellenza della misericordia
di Dio;”
“ma non è un simbolo immaginario,
è un simbolo reale, che rappresenta il centro, la fonte da cui è sgorgata la salvezza
per l’umanità intera.”
Diversi
passaggi evangelici sottolineano che “dal cuore di Gesù scaturisce per tutti gli uomini
il perdono e la vita”.
“Ma
la misericordia di Gesù non è solo un sentimento, è una forza che dà vita, che risuscita
l’uomo!”
Cosi
come documenta l’evangelista Luca, nell’episodio della vedova di Nain, il villaggio
della Galilea dove Gesù con i suoi discepoli arriva nel momento in cui si svolge il
funerale del figlio unico della donna, che viene resuscitato dal Signore ‘preso da
grande compassione per lei’:
“Questa
‘compassione’ è l’amore di Dio per l’uomo, è la misericordia, cioè l’atteggiamento
di Dio a contatto con la miseria umana, con la nostra indigenza, la nostra sofferenza,
la nostra angoscia”.
Il
termine biblico ‘compassione’ – ha spiegato il Papa - richiama le viscere materne:
la madre, infatti, prova una reazione tutta sua di fronte al dolore dei figli. Così
ci ama Dio, dice la Scrittura.
“E
qual è il frutto di questo amore, di questa misericordia? E’ la vita!”
“La
misericordia di Dio dà vita all’uomo”.
“Il
Signore ci guarda sempre con misericordia; non dimentichiamolo, ci guarda sempre con
misericordia, ci attende con misericordia. Non abbiamo timore di avvicinarci a Lui!
Ha un cuore misericordioso! Se gli mostriamo le nostre ferite interiori, i nostri
peccati, Egli sempre ci perdona.”
Infine
la preghiera di Papa Francesco alla Madonna:
“il
suo cuore immacolato, cuore di madre, ha condiviso al massimo la 'compassione' di
Dio, specialmente nell’ora della passione e della morte di Gesù. Ci aiuti Maria ad
essere miti, umili e misericordiosi con i nostri fratelli”.
Dopo l’Angelus Papa Francesco ha reso
omaggio alla due religiose madre Sofia e madre Margherita Lucia fondatrici di Congregazioni,
beatificate oggi in Polonia.
“Con
la Chiesa che è in Cracovia rendiamo grazie al Signore!”
Quindi un saluto a tutti i fedeli in
piazza e collegati in tutti il mondo:
“…grazie!
Oggi non dimentichiamo l'amore di Dio, l'amore di Gesù: Lui ci guarda, ci ama e ci
aspetta. E' tutto cuore e tutta misericordia. Andiamo con fiducia a Gesù, Lui ci perdona
sempre."