2013-06-09 10:19:57

Festa a Cracovia. Beatificate madre Sofia e madre Margherita Lucia: donarono la vita ai poveri


Una Festa della santità quella che si è celebrata ieri a Cracovia, dove sono state beatificate due religiose che tanto hanno fatto per la Polonia e che anche Papa Francesco ha ricordato all'Angelus. Si tratta di madre Sofia Czeska Maciejowska, fondatrice della Congregazione delle Vergini della Presentazione della Beata Vergine Maria, e di madre Margherita Lucia Szewczyk, fondatrice della Congregazione delle Figlie della Beata Maria Vergine Addolorata. In rappresentanza del Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio è di Roberta Barbi:RealAudioMP3

Due secoli separano le nuove beate che oggi ci guardano dal cielo: Madre Sofia, vissuta nel 17mo secolo, polacca, istruita, sposata e poi vedova giovanissima, e suor Margherita, ucraina di nascita, ma che nell'Ottocento elesse la Polonia terra della sua missione. Due religiose che fecero dono di sé con amore sacrificale, fondato su una fede robusta, nutrita con un costante accostamento all’Eucaristia e alla preghiera. Fondatrici, anche, di congregazioni dalla spiritualità spiccatamente mariana.

Madre Sofia si dedicava alle ragazze povere ed orfane, seguendo la sua personale regola “istruzione e formazione”, per prepararle alla vita. Il suo strumento preferito era la Parola di Dio, che va custodita nel proprio cuore facendo in modo che questo sia pronto a riceverla. Va custodita con lo stupore e la gioia di Maria, che fece suoi a tal punto da trasmettere alle consorelle il motto “Gloria a Dio e a sua Madre”, come ricorda al microfono di Roberto Piermarini il cardinale Angelo Amato:

“Madre Sofia scelse il mistero della Presentazione al tempio come modello della sua vita personale e come patrona della sua opera”.

Madre Margherita scelse di occuparsi dei bambini negli orfanotrofi, degli anziani nei ricoveri e dei malati negli ospedali. La riconoscevano per la bontà del suo cuore, la sua accoglienza materna verso gli altri e la sua gioia tutta francescana, che affondavano le radici in una fede solida, perché senza fede è impossibile piacere a Dio, come spiega il cardinale Amato:

“Come figlia spirituale di San Francesco d’Assisi sapeva che in questo mondo Gesù si faceva visibile in primo luogo nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. Erano continue le visite al Tabernacolo, convinta che se si volevano molte grazie si dovevano fare molte visite a Gesù Eucaristico”.

Ed è il servizio gratuito e l’orientamento al bene l’insegnamento fondamentale che le due beate lasciano al mondo e a tutti noi, come sottolinea ancora il cardinale Amato:

“I Santi fanno tanto bene non solo alla Chiesa, ma anche alla società. Ecco l’eredità che le due Beate lasciano a tutti noi: operare il bene e farlo bene. E alle loro figlie spirituali, Madre Sofia e Madre Margherita Lucia lasciano non solo la beatitudine evangelica di un apprezzato apostolato verso i bisognosi, ma anche l’assicurazione che il carisma delle loro Congregazioni porti alla santità”.

Ultimo aggiornamento: 10 giugno







All the contents on this site are copyrighted ©.