Festa a Cracovia. Beatificate madre Sofia e madre Margherita Lucia: donarono la vita
ai poveri
Una Festa della santità quella che si è celebrata ieri a Cracovia, dove sono state
beatificate due religiose che tanto hanno fatto per la Polonia e che anche Papa Francesco
ha ricordato all'Angelus. Si tratta di madre Sofia Czeska Maciejowska, fondatrice
della Congregazione delle Vergini della Presentazione della Beata Vergine Maria, e
di madre Margherita Lucia Szewczyk, fondatrice della Congregazione delle Figlie della
Beata Maria Vergine Addolorata. In rappresentanza del Santo Padre, il cardinale Angelo
Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio è di Roberta
Barbi:
Due secoli separano
le nuove beate che oggi ci guardano dal cielo: Madre Sofia, vissuta nel 17mo secolo,
polacca, istruita, sposata e poi vedova giovanissima, e suor Margherita, ucraina di
nascita, ma che nell'Ottocento elesse la Polonia terra della sua missione. Due religiose
che fecero dono di sé con amore sacrificale, fondato su una fede robusta, nutrita
con un costante accostamento all’Eucaristia e alla preghiera. Fondatrici, anche, di
congregazioni dalla spiritualità spiccatamente mariana.
Madre Sofia si dedicava
alle ragazze povere ed orfane, seguendo la sua personale regola “istruzione e formazione”,
per prepararle alla vita. Il suo strumento preferito era la Parola di Dio, che va
custodita nel proprio cuore facendo in modo che questo sia pronto a riceverla. Va
custodita con lo stupore e la gioia di Maria, che fece suoi a tal punto da trasmettere
alle consorelle il motto “Gloria a Dio e a sua Madre”, come ricorda al microfono di
Roberto Piermarini il cardinale Angelo Amato:
“Madre Sofia
scelse il mistero della Presentazione al tempio come modello della sua vita personale
e come patrona della sua opera”.
Madre Margherita scelse di occuparsi dei
bambini negli orfanotrofi, degli anziani nei ricoveri e dei malati negli ospedali.
La riconoscevano per la bontà del suo cuore, la sua accoglienza materna verso gli
altri e la sua gioia tutta francescana, che affondavano le radici in una fede solida,
perché senza fede è impossibile piacere a Dio, come spiega il cardinale Amato:
“Come
figlia spirituale di San Francesco d’Assisi sapeva che in questo mondo Gesù si faceva
visibile in primo luogo nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. Erano continue
le visite al Tabernacolo, convinta che se si volevano molte grazie si dovevano fare
molte visite a Gesù Eucaristico”.
Ed è il servizio gratuito e l’orientamento
al bene l’insegnamento fondamentale che le due beate lasciano al mondo e a tutti noi,
come sottolinea ancora il cardinale Amato:
“I Santi fanno tanto bene non
solo alla Chiesa, ma anche alla società. Ecco l’eredità che le due Beate lasciano
a tutti noi: operare il bene e farlo bene. E alle loro figlie spirituali, Madre Sofia
e Madre Margherita Lucia lasciano non solo la beatitudine evangelica di un apprezzato
apostolato verso i bisognosi, ma anche l’assicurazione che il carisma delle loro Congregazioni
porti alla santità”.