2013-06-08 09:33:55

Nord Corea: circa 10 mila persone continuano a coltivare la fede cattolica


“Riteniamo che almeno diecimila nordcoreani continuino a coltivare la fede cattolica nel profondo del loro cuore. Ma è difficile credere che possa esistere una chiesa sotterranea in Corea del Nord”. Padre Lee Eun-hyung è il segretario generale della Commissione per la riconciliazione del popolo coreano, organismo nato nel 1999 in seno alla Conferenza episcopale coreana. In una conversazione con Aiuto alla Chiesa che soffre - riferisce l'agenzia Sir - il sacerdote descrive le tragiche condizioni della popolazione in Corea del Nord e racconta dei suoi tre viaggi, l’ultimo nel 2011, nella capitale nordcoreana. Il numero di cattolici rimasti nel Paese asiatico è pressoché impossibile da determinare. Oggi la Corea del Nord è tra i Paesi in cui la libertà religiosa è maggiormente negata, ma nonostante i lunghi anni di persecuzioni religiose almeno diecimila persone continuano in segreto a coltivare la fede cattolica. Una tesi che sembra trovare conferma in molte delle testimonianze dei rifugiati nordcoreani, che raccontano di “donne anziane sedute in cerchio intente a contare i fagioli mormorando come se stessero recitando il rosario”. “Quando si oltrepassa la 'cortina di bambù’ - riferisce padre Lee - si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo di almeno quaranta o cinquanta anni. Oltre alla grave mancanza di cibo, la popolazione non ha neanche di che riscaldarsi”. (R.P.)







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