2013-06-08 19:24:27

"Liberiamo l'Italia dalle catene": i giovani di Confindustria chiudono il convegno in Liguria


Si è concluso oggi a Santa Margherita Ligure il tradizionale Convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria dal titolo:“Scateniamoci. Liberiamo l'Italia dalle catene” . Questo il messaggio: meno tasse e superare la crisi per evitare il rischio di scontri sociali. Il servizio di Dino Frambati:RealAudioMP3

Pubblica Amministrazione, costo del lavoro, rimodulazione Imu per evitare balzelli sulle imprese manifatturiere sono le priorità anti crisi. Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, concludendo il convegno dei giovani industriali dove ha sottolineato il “rischio di tenuta per il sistema sociale senza crescita e opportunità di lavoro per i giovani”, riprendendo l'allarme lanciato ieri dal leader dei giovani, Jacopo Morelli, che aveva anche parlato di tasse ormai al 70 per cento, tante da apparire una “confisca”. Squinzi ha inoltre ricordato la perdita in Italia del 25% della produzione e la distruzione del 15% della capacità produttiva ed ha sottolineato l'urgenza della riforma elettorale, assicurando che Confindustria stimolerà e sorveglierà da vicino il governo, dandogli il tempo di lavorare e definendolo “capace di decisioni positive”. “Resistere alle lusinghe della corruzione” è stato invece il monito del presidente del Senato Pietro Grasso, mentre il presidente Eni, Giuseppe Recchi, ha criticato l'eccesso di leggi confuse, troppa burocrazia ed ha indicato la necessità di comprendere l'imprenditorialità come valore positivo. Il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge ha affermato che “la diseguaglianza fa male anche a crescita e benessere”, mentre ieri il ministro dell'Economia, Saccomanni aveva definito l'attuale crisi peggiore di quella del 1929.








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