2013-06-07 20:20:39

Il "Cortile dei gentili" a Marsiglia: ieri la giornata più intensa


Il ‘Cortile dei gentili’ in corso a Marsiglia ha vissuto ieri la sua giornata più intensa, in coincidenza con la festa del Sacro Cuore, particolarmente sentita nel capoluogo provenzale. Il nuovo appuntamento di dialogo con i non credenti, ribattezzato appunto ‘Parvis du Coeur’, e patrocinato dal Pontificio Consiglio della cultura, era dedicato al tema ‘Umanesimi e religioni’. Il servizio del nostro inviato, Fabio Colagrande:RealAudioMP3

Il 7 giugno è da tre secoli un giorno ideale per l’incontro fra cattolici e laici a Marsiglia. Da quando nel 1720 gli amministratori cittadini affidarono al Sacro Cuore di Gesù la città sconvolta dalle peste. Anche stamane, nella basilica del Sacro Cuore, è stato ripetuto il voto, alla presenza del nunzio, del vescovo e delle autorità civili. Esempio unico, nella laica Francia, di un riconoscimento pubblico del ruolo della Chiesa come maestra di carità e solidarietà. Intanto, nel centro diocesano ‘Le Mistral’, continuava il ‘Cortile del Cuore’, organizzato dall’istituto cattolico per il Mediterraneo, e basato sull’inedito confronto tra due pensatori francesi nati un secolo fa, Camus e Ricoeur. Due autori con cammini diversi ma ugualmente vicini, per aver saputo sviluppare un pensiero che può dare un vero fondamento a una resistenza razionale a tutti i totalitarismi nichilistici che minacciano l’uomo. Nel suo intervento di ieri, il card. Ravasi, aveva individuato le scintille di trascendenza nell’opera, apparentemente disperata, di Camus. Nel dibattito odierno si è andati oltre, ritrovando nel suo itinerario intellettuale, un itinerario di Dio, che fa di Camus un esponente ideale del vero ateismo, profondo e spirituale e preoccupato del futuro dell’uomo. In fondo, come emerge da queste giornate di studi, il legame tra fede e ragione è proprio nell’inquietudine. Ricoeur aveva un animo tormentato così come Camus. ”E’ ciò che mi disse un altro scrittore francese: Julien Green – ricorda Ravasi in chiusura – “Finché si è inquieti, si può stare tranquilli”.

L’odierna festa del Sacro Cuore assume, dunque, un significato particolare a Marsiglia dove, ogni anno in questo giorno, si ripete l’atto di affidamento della città al Sacro Cuore di Gesù. Stamani, in una gremitissima Basilica del Sacro Cuore, la Santa Messa che rievoca quella consacrazione è stata celebrata dal nunzio apostolico in Francia, l’arcivescovo Luigi Ventura. Ascoltiamolo al microfono del nostro inviato Fabio Colagrande:RealAudioMP3

R. - E’ una celebrazione che si radica nella storia - come sempre - popolare. Una devozione che ha fatto nascere in Francia la devozione al Sacro Cuore, la prima festa del Sacro Cuore mondiale, che poi il Papa riceverà. Quindi la Festa del Sacro Cuore è una festa che viene da una sofferenza, da un momento di pena - la peste del 1720 - ma anche da una grande fede che si è conservata in questa diocesi di Marsiglia in modo particolare, con quei caratteri che sono del calore mediterraneo, di una fede che è espansiva sia per la Festa del Sacro Cuore come anche per la Madonna della Guardia che venerano con tanta devozione e che attira gente cattolica, cristiana, ma anche al di là del confine cristiano. Quindi una festa molto sentita che unisce anche le due anime: quella religiosa - il vescovo - e quella civile. Una volta erano gli assessori, le autorità pubbliche a venire e adesso è la Camera di Commercio che ha preso il testimone per consegnare ogni anno questo cero e rinnovare la consacrazione al Cuore di Gesù.

D. - Quindi anche un’occasione di dialogo e di incontro tra mondo civile e mondo ecclesiale, in un contesto sociale e politico come quello francese, che si dice spesso caratterizzato dalla laicità…

R. - Direi di sì. Confermo. Però ogni definizione in Francia va adattata e va letta nel contesto geografico. Credo che a Marsiglia abbia una lettura - direi - specifica di collaborazione e di dialogo, un confronto che è costante. Quest’anno, per le circostanze particolari - l’Anno della Cultura Europea in Marsiglia che è la città capitale della cultura - la diocesi, le aggregazioni diocesane ma anche le rappresentanze civili hanno supportato il “Parvis des Gentils”, con il cardinale Ravasi, e che continuerà ancora in varie espressioni e manifestazioni. Visto poi che si concentrano nei giorni di questa festa, è stato cambiato il nome a “Parvis des Gentils” ; “parvis” - cioè il cortile - del cuore, il Cortile del Sacro Cuore, ma anche del cuore umano, dell’incontro di uomini e di culture.

D. - Forse non è un caso che la Francia, di cui si parla sempre come di un contesto laico, abbia ospitato già il secondo Cortile dei Gentili: questo dimostra che c’è volontà di dialogo?

R. - A volte sono alcune manifestazioni che creano, che suscitano molta attenzione, ma c’è anche tanta iniziativa nel seno della Chiesa, tanto fervore, tanta intelligenza e - visto che siamo al Sacro Cuore - anche tanto cuore e tanta generosità.

Ultimo aggiornamento: 8 giugno







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