Angola: oltre 52.000 congolesi espulsi in 3 settimane. Segnalati casi di violenza
sessuale
Sono 52.231 le persone che nelle ultime tre settimane hanno attraversato la frontiera
tra Angola e Repubblica Democratica del Congo (Rdc), espulse a forza dalle autorità
di Luanda. Lo riferisce l’Ong Médecins du Monde che denuncia che le espulsione avvengono
spesso in condizioni violente. “All’inizio del mese di maggio - afferma un comunicato
di Médecins du Monde - l’Angola ha lanciato un ultimatum ai congolesi in situazione
irregolare. Attualmente, vi sono persone espulse che attraversano la frontiera e questo
avviene in condizioni assai dolorose. Spesso le donne sono violentate”. I congolesi
respinti si trovano ora in grandi difficoltà perché privi di assistenza e di vettovagliamento.
Oltre che in Kasai Orientale, le persone espulse dall’Angola si trovano in altre regioni
della Rdc. Lo scorso 22 maggio la società civile di Tembo, nel territorio Kasongo-Lunda,
nella provincia di Bandundu, aveva lanciato un appello alle autorità di Kinshasa perché
porti aiuti in vestiario e altro a 5.000 congolesi espulsi dall’Angola, arrivati la
settimana precedente. Quattro giorni dopo l’amministratore del territorio di Kapanga,
nella provincia del Katanga, aveva lanciato un appello per 200 altri congolesi espulsi
che si trovano in condizioni precarie. Anche il territorio di Muanda (Bas-Congo) ne
ha accolti altri. (R.P.)